#349 - 6 aprile 2024
AAAATTENZIONE - Cari amici lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del 31 LUGLIO PER LASCIARE IL POSTO AL N° 354 GIOVEDI' 1° AGOSTO. BUONA LETTURA A TUTTI . Ora ecco per voi un po' di SATIRA: Il Paradiso lo preferisco per il clima, l'Inferno per la compagnia (M. Twain) - Quando le cose non funzionano in camera da letto, non funzionano neanche in soggiorno (W.H. Masters) - L'intelligente parla poco, l'ignorante parla a vanvera, il fesso parla sempre (A: De Curtis) - Il sesso senza amore è un'esperienza vuota, ma tra le esperienze vuote è la migliore (W. Allen) - Per alcune cose ci vuole tanta pazienza, per tutte le altre c'è la gastrite (L. Limbus) - Non avere un pensiero e saperlo esprimere: è questo che fa di un uomo, un giornalista (K. Kraus) - Le banche ti prestano denaro, se puoi dimostrare di non averne bisogno (B. Hope) -
Diario

L'iniziativa del Diario di Conoscenda 2024 - Edizioni Conoscenza
viene presentato ogni mese - testi e grafiche - sul nostro giornale

Diritti e liberta' democratiche

Nessuno può essere privato, per motivi politici, della capacità giuridica, della cittadinanza, del nome.
(Art. 22 Costituzione della Repubblica italiana)

La libertà si esercita effettivamente solo in una società democratica di regole condivise. La democrazia e la libertà sono purtroppo continuamente minacciate da tentativi di concentrazione del potere. Il diritto di voto, il diritto a partecipare alla vita politica, il diritto a prendere decisioni anche con forme di controllo sul potere sono alla base di un sistema democratico che nel nostro paese è stato conquistato alla fine della dittatura fascista. Non c’è libertà senza i diritti della persona, senza superare le diseguaglianze economiche e sociali.

Diritti e liberta' democraticheDiritti e liberta' democratiche

Ha scritto Norberto Bobbio: «In un dato momento della nostra vita – i venti mesi che separano l’8 settembre 1943 dal 25 aprile 1945 – siamo stati coinvolti in eventi più grandi di noi. Dalla totale mancanza di partecipazione alla vita politica italiana, cui ci aveva costretto il fascismo, ci siamo trovati, per così dire, moralmente obbligati a occuparci di politica in circostanze eccezionali, che sono quelle dell’occupazione tedesca e della guerra di Liberazione. La nostra vita è stata sconvolta. Tutti noi abbiamo conosciuto vicende dolorose: paura, fughe, arresti, prigionia; e la perdita di persone care. Perciò dopo non siamo più stati come eravamo prima. La nostra vita è stata divisa in due parti, un “prima” e un “dopo”, che nel mio caso sono quasi simmetriche, perché il 25 luglio 1943, quando cadde il fascismo, avevo trentaquattro anni: ero giunto ‘nel mezzo del cammin’ della mia vita. Nei venti mesi fra il settembre 1943 e l’aprile 1945 sono nato a una nuova esistenza, completamente diversa da quella precedente, che io considero come pura e semplice anticipazione della vita autentica, iniziata con la Resistenza, alla quale partecipai come membro del Partito d’Azione».
(Norberto Bobbio, Autobiografia, Laterza, 1997)

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