Eneide
Di P.M.Virgilio - libro VII - versi 36/55
Il mare già rosseggiava e l’Aurora fulgeva
Dorata, sul roseo carro alta nel cielo;
al cadere del vento una calma improvvisa
si stese sul mare: solo s’udiva scandita
dal tonfo eguale dei remi una lenta fatica.
Quand’ecco levatosi Enea a guardare da poppa
La terra vicina, vi scopre un’ampia foresta:
è quella dove il Tevere scorre di amena corrente
e biondo di arene vorticose si versa nel mare;
uccelli iridati, amanti delle rive
mattutine e avvezzi al letto del fiume,
nel volo sul bosco addolcivano l’aria di canti.
Comanda ai compagni di flettere il corso e di volgere
Verso terra le prore e lieto s’inoltra nel fiume
Tra i boschi.