#303 - 19 marzo 2022
AAAATTENZIONE - Cari amici lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del 31 OTTOBRE quando lascerà  il posto al n. 369. BUONA LETTURA A TUTTI . Ora per voi : AMICI DEGLI ANIMALI - Vivisezione: Nessuno scopo è così alto da giustificare metodi così indegni (A. Einstein) - Grandezza morale e progresso di una nazione si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali (Gandhi) - La compassione e l'empatia per il più piccolo degli animali è una delle più nobili virtù che un uomo possa avere (C. Darwin) - Fintanto che l'uomo continuerà a massacrare gli animali non conoscerà  ne salute, ne pace (Pitagora) - Tra tutti gli animali l'uomo è il più crudele. E' l'unico ad infliggere dolore per il piacere di farlo (M Twain) - A forza di sterminare animali si è capito che anche sopprimere uomini non richiedeva grande sforzo ( E.da Rotterdam) . -
Diario

Il Diario "Conoscenda" '22 ideato per insegnanti e studenti
è dedicato all' Ariosto con l' Orlando Furioso e ad altri canti

Conoscenda 2022 - Ariosto - 4

Interventi di Francesco Sinopoli - Ermanno Detti - Francesca Baldini

illustrazioni di Alberto Ruggieri

L’ippogrifo, che Ariosto modella sulla scorta delle suggestioni pro¬prie della mitologia classica, ha come precedenti non solo la figura di Pegaso, ma anche quella – dovuta all’accoppiamento di un grifo e di una cavalla – tramandataci da Virgilio. Ariosto, però, rielabora e ar¬ricchisce le sue creature di nuova immaginazione, dando così vita a quel “genere” fantasy, di cui può essere considerato l’indubbio pre¬cursore.

Conoscenda 2022 - Ariosto - 4Conoscenda 2022 - Ariosto - 4

Non è finto il destrier, ma naturale,
ch’una giumenta generò d’un grifo:
simile al padre avea la piuma e l’ale,
li piedi anteriori, il capo e il grifo;
in tutte l’altre membra parea quale
era la madre, e chiamasi ippogrifo;
che nei monti Rifei vengon, ma rari,
molto di là dagli aghiacciati mari.

Quivi per forza lo tirò d’incanto;
e poi che l’ebbe, ad altro non attese,
e con studio e fatica operò tanto,
ch’a sella e briglia il cavalcò in un mese:
cosí ch’in terra e in aria e in ogni canto
lo facea volteggiar senza contese.
Non finzïon d’incanto, come il resto,
ma vero e natural si vedea questo.

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