Due Torri: L'ispirazione della nostra Piazza San Marco di Venezia
New York - World Trade Center
Le torri gemelle
di Santi Visalli
Io soffro di vertigini, e pure nella mia carriera fotografica sono stato costretto (per ottenere delle foto eccellenti) a sporgermi da elicotteri trattenuto solo da un cinturone. Ho scalato montagne e vulcani, sciato su ghiacciai e quant’altro.
Quando la prima Torre del World Trade Centersuperò in altezza di un solo
piano l’Empire State Building, che conta 102 piani; mi chiamò la rivista
Newsweek e mi chiese di fare una foto dal 103° piano di questa Torre .
La Torre Nord , che era la prima costruzione. Questo piano era solo una
piattaforma senza parapetto. Dopo aver ottenuto l’autorizzazione di salire fino
al tetto, l’ingegnere addetto alle relazioni Pubbliche mi accompagno con un
ascensore di servizio esterno di quelli usati nelle costruzioni dei grattacieli e già
li non ero molto contento.
Giunti al 103° piano ero molto a disagio e sudavo freddo, qui senza pensarci due volte, due operai indiani d’America, (loro non soffrono di vertigini), mi agganciarono alla vita, un enorme cinturone e con due cavi di corda, uno a destra e uno a sinistra mi tenevano in una posizione più o meno stabile.
Io misurai la luce, misi la mia Nikon motorizzata a posto e rivolto il mio obbiettivo
verso il basso affinché si potessi vedere il traffico sottostante, chiusi gli occhi e
scattai una infinità di fotografie.
Fin dall’inizio della costruzione il 5 di agosto
del 1966, quando l’impresa italo-canadese I.C.O.S. iniziò a scavare le
fondamenta, ero venuto varie volte a visitare e fotografare i lavori, però
sempre a piano terra.
Allora lavoravo con la Publifoto di Milano e quando gli
proposi un servizio sulla costruzione di questi nuovi palazzi, le insegne al W.T.C.
erano in italiano e inglese perché quasi tutto il personale era italiano.
Purtroppo, la Publifoto non mi ha mai restituito queste foto, dicendomi che
erano andate perse. La solita storia che molte agenzie rifilano ai giovani
fotografi alle prime armi, che pur di vedersi pubblicati, bevono la bugia e ci
passono sopra.
L’Architetto del WTC è un americano giapponese, Minoru
Yamasaki, che quando vinse l’appalto e prima d’iniziare a progettare le Torri
Gemelle, si recò in Italia per tre mesi per studiare la funzionalità delle nostre
piazze. Tutti sappiamo che da noi tutto accade nelle nostre piazze. Facciamo la
passeggiata, la spesa, prendiamo il cappuccino e mai dopo le 10:30, cerchiamo
la fidanzatina che spesso poi sposiamo come è successo a me.
Alla fine Minoru trovò la sua piazza ideale, Piazza San Marco a Venezia, con i suoi portici. Se guardate la mia foto delle Torri Gemelle al tramonto vedete la somiglianza con la piazza veneziana.