#202 - 22 settembre 2017
AAAAA ATTENZIONE - Amici lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di martedi 30 settembre quando lascerà  il posto al numero 368. BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti (Papa Francesco) Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo (Alberto degli Entusiasti) Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Pagine Preziose

Una comunicazione che non invecchia mai

La radio disegnata

Laura De Luca - Mimesis Edizioni

La radio è un mezzo solo in apparenza anacronistico e surclassato da altri media: grazie alle nuove tecnologie è in corso una sua irreversibile mutazione genetica e una fruttuosa contaminazione con altri linguaggi. Nonostante ciò, la radio resta se stessa, proprio in forza della sua essenzialità e semplicità “fisiologicheâ€, che colpiscono un solo senso, l’udito.
La radio è un mezzo solo in apparenza anacronistico e surclassato da altri media: grazie alle nuove tecnologie è in corso una sua irreversibile mutazione genetica e una fruttuosa contaminazione con altri linguaggi. Nonostante ciò, la radio resta se stessa, proprio in forza della sua essenzialità e semplicità “fisiologicheâ€, che colpiscono un solo senso, l’udito.
Da queste premesse prende il via uno studio sulla coerenza e sull’universalità del linguaggio radiofonico nel corso degli anni, e su una specificità che affonda nella sfera originaria dell’oralità, svelando l’inedita e perfino rivoluzionaria missione della radio, attuale ancora e soprattutto oggi: rieducarci all’ascolto reciproco, ricondurci al valore della testimonianza e delle relazioni interpersonali. Si delineano così gli elementi di una inedita e innovativa filosofia della radio, un nuovo modo di guardare, ovvero di “disegnare†la realtà che ci circonda e che a sua volta ci guarda.

Laura De Luca è radiogiornalista presso una grande emittente sovranazionale, scrittrice, autrice teatrale, disegnatrice e producer di progetti discografi ci, ha insegnato regìa e linguaggio radiofonico. Lavora da anni al recupero dello storico format delle interviste impossibili, per la radio e per il teatro, curandone anche diverse edizioni librarie. Alla radio ha dedicato due saggi: Tu piccola scatola, 1993 (insieme a Walter Lobina) e Ti amo piccola scatola, 2006. Altre notizie su www.lauradeluca.net

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