Il fascino della lentezza
Vigneti e Castelli
Trentino in treno


«Signori, in carrozza!». 
Ai tempi del Grand Tour, uno dei modi migliori per viaggiare e al tempo stesso godersi il paesaggio era la carrozza. 
Oggi la carrozza non si usa più, ma l’espressione è rimasta. Ed è rimasta per ricordarci che quando si viaggia in treno siamo passeggeri. Cioè ospiti: del viaggio – inteso come mero spostamento – si occupa qualcun altro.   


Al viaggio, inteso come scoperta del paesaggio, ci pensiamo noi.
Perciò spegniamo gli smartphone e guardiamo fuori dal finestrino, ché avremo tanto da vedere: siamo sul Trenino dei castelli, un itinerario di visita per far conoscere quattro fortificazioni del territorio, ricche di storia e diverse una dall’altra: i castelli di Ossana e Caldes, in Val di Sole, Castel Valer e Castel Thun in Val di Non.  


Il Trenino dei Castelli parte dalla stazione di Trento e punta deciso verso nord, destinazione Malé. 
Nel frattempo, attraversiamo la Piana rotaliana, quel Trentino che lascia a bocca aperta chi da queste parti è la prima volta che ci viene. 
Uno pensa “saranno tutte montagne”, e invece... vigneti e meleti a perdita d’occhio. 
E un’autostrada d’acqua, l’Adige, che fiancheggia la ferrovia. Sulla sinistra, uno dei castelli da visitare nel corso della giornata, Castel Valer, salta all’occhio per la sua insolita torre a pianta ottagonale, la più alta della provincia: 40 metri d’altezza.
Residenza privata dei conti Spaur, Castel Valer è chiuso al pubblico e viene aperto solo in rari casi. 
Uno di questi è appunto la giornata del Trenino dei Castelli, un appuntamento che si ripete anche nel 2016 ogni sabato estivo, dal 7 maggio fino al 16 settembre. 
Da Trento si raggiunge in treno Malé e da qui si prosegue in bus. A completare la giornata, una prima colazione con le mele, il latte e altri prodotti tipici della Val di Non la mattina, una tisana al tramonto, e naturalmente, a mezzogiorno, un pranzo che viene servito nelle sale di uno dei castelli.  Buon viaggio.


 
        