#164 - 29 agosto 2016
AAAAAATTENZIONE - Cari lettori, questo numero del giornale - ultimo per il 2025 - ci accomapgnerą fino a NATALE e le Festivitą del VECCHIO ANNO. Allo scoccare della mezzanotte del 31 DICEMBRE con il Brindisi del NUOVO ANNO, andrą in rete il nuovo numero 370: GIOVEDI 1° GENNAIO 2026 - CORDIALI AUGURI DI BUON NATALE BUON ANNO e BUONA LETTURA - ORA PER TUTTI un po' di HUMOUR - E' da ubriachi che si affrontano le migliori conversazioni - Una mente come la tua ą affascinante per il mio lavoro - sei psicologo? - No architetto, mi affascinano gli spazi vuoti. - Il mio carrozziere ha detto che fate bene ad usare WathsApp mentre guidate - Recenti studi hanno dimostrato che le donne che ingrassano vivono pił a lungo degli uomini che glielo fanno notare - al principio era il nulla...poi qualcosa č andato storto - una volta ero gentile con tutti, poi sono guarito.
Pagine Preziose

Children. I bambini di Exodus

La serie di fotografie dedicata ai bambini migranti e rifugiati

Sebastião Salgado, Lélia Wanick Salgado
italiano, spagnolo, portoghese - edizione Taschen

In questa serie, che si collega direttamente a Exodus, SebastiĆ£o Salgado presenta 90 ritratti di giovani esuli, migranti e rifugiati. Durante il suo ampio reportage, Salgado ĆØ rimasto colpito non solo dall’intrinseca innocenza di quei bambini, ma anche dalle loro impressionanti riserve di energia ed entusiasmo, persino nelle circostanze più deprimenti. Nei rifugi allestiti ai lati delle strade in Angola e in Burundi, cosƬ come nelle baraccopoli brasiliane e negli estesi accampamenti in Libano e in Iraq, i bambini rimanevano tali: erano pronti alla risata come al pianto, giocavano a calcio, sguazzavano nell’acqua sporca, facevano i monelli con gli amici, e in genere erano affascinati dall’idea di essere fotografati.

Come può un bambino sorridente essere simbolo di privazione e angoscia? Salgado notò che, quando chiedeva ai bambini di mettersi in fila per essere ritratti a uno a uno, la loro allegria svaniva. Di fronte alla macchina fotografica, ciascuno di loro si faceva improvvisamente molto più serio. Non erano più parte di un gruppo scalmanato, ma singoli individui, come se di punto in bianco si rendessero conto del proprio stato. Osservando il loro sguardo, le mani che giocherellavano nervosamente e i vestiti logori che pendevano dai loro corpi terribilmente esili, Salgado capì che quegli scatti meritavano una serie a parte.

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