#103 - 8 settembre 2014
AAAATTENZIONE - Cari amici lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del 31 OTTOBRE quando lascerà  il posto al n. 369. BUONA LETTURA A TUTTI . Ora per voi : AMICI DEGLI ANIMALI - Vivisezione: Nessuno scopo è così alto da giustificare metodi così indegni (A. Einstein) - Grandezza morale e progresso di una nazione si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali (Gandhi) - La compassione e l'empatia per il più piccolo degli animali è una delle più nobili virtù che un uomo possa avere (C. Darwin) - Fintanto che l'uomo continuerà a massacrare gli animali non conoscerà  ne salute, ne pace (Pitagora) - Tra tutti gli animali l'uomo è il più crudele. E' l'unico ad infliggere dolore per il piacere di farlo (M Twain) - A forza di sterminare animali si è capito che anche sopprimere uomini non richiedeva grande sforzo ( E.da Rotterdam) . -
Editoriale

Arlecchino fa il suo giro

di Dante Fasciolo

Si sa che il vestito di arlecchino fu costruito
assemblando lembi di vario colore…
in tempo di miseria la creatività aiuta
un’invenzione di successo per alcuni,
indice di rassegnazione per altri;
una posizione mediana
accordò al personaggio la furbizia
e al contempo lo bollò di servilismo.

Ora spostiamoci in medio oriente: improvvisati sarti
retaggio di disastri politico-militari
hanno confezionato in fretta un vestito per quei territori:
pezze a colori per determinare una pace
che a lungo ha esercitato servilismo
mentre cuoceva odio sotto la cenere.

I tempi cambiano, le pezze perdono il loro colore originale,
confondono i confini, le cuciture si strappano ai bordi…
succede per il vestito di Arlecchino,
succede per l’ampio spicchio di mondo
ora non più controllabile.

Vecchi leoni-padroni hanno abbandonato le loro prede nella savana
ora smarrite, impaurite, incapaci a trovare sentieri di giustizia.
Le tribù tornate in guerra fra loro cercano nuova acqua
lontano dai vecchi aridi pozzi
avvelenati dall’odio, dalle furbizie, dagli sfruttamenti
macchine silenziose e subdole che sollecitano risentimenti,
fornisco polveri per i cannoni…e lasciano un po’ di petrolio
per bruciare i libri della vita…i simboli dei padri…millenni di storia.

Arlecchino fa il suo giro,
s’inchina ai forti, e ai miseri,
ai violenti e alle vittime, alle distruzioni, al dolore, ai lutti…
Arlecchino fa il suo giro
e il mondo lo segue.

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