#363 - 1 maggio 2025
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno di sabato 31 maggio quando lascerà  il posto al numero 364 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Religione

In occasione del Giubileo straordinario 8 dicembre 2015

Elezione

Letter@perta a Papa Francesco

di Dante Fasciolo

ElezioneElezione

Un’eco lontana si è fatta presente:
“va e ripara la mia chiesa”
invito e monito per il cuore, oltre il nome
occorre assumere responsabilità,
ubbidienza e tenace volontà da tradurre in amore.

E Tu, Papa Francesco, hai incominciato subito
a richiamare al dovere l’universalità della fede e il potere dei giusti;
muratore di Dio, hai incominciato a riallineare
i tanti mattoni dissestati della Chiesa,
a conferma dell’inesauribile vocazione
a quel difficile lavoro di pastore di un gregge che,
per molti versi, ha smarrito i sentieri della vita.

Non sono mancate le sorprese,
e se molti detrattori dentro e fuori le mura vaticane
seminano ostacoli e frenano le iniziative,
e non si accorgono che è tempo di cambiamento…
occorre seguire l’istinto del popolo dei credenti e oltre
per percepire il senso della marcia futura della Chiesa.

Ora, una nuova sorpresa: Il Giubileo straordinario.
Eco lontana, anche questa, che chiama in causa
“L’indulgenza dei 100 anni” e ancor più
“La Perdonanza” di Celestino V, in Collemaggio,
i primi vagiti alla conversione e alla penitenza sacramentale.

Un Giubileo di misericordia
per un rinnovato cammino di fede in questo tempo
in cui il pensiero dell’uomo è teso alla tecnica e al successo
non sempre improntati al fine ultimo
del rispetto dell’uomo, della sua dignità, della sua libertà,
delle sue prerogative di vita; per contro
mortificate ogni giorno, ogni dove.

Un Giubileo straordinario che abbia al centro
una preghiera esaudibile,
una autentica conversione del cuore e della mente,
una vocazione capace di sottolineare
“Nuovi Cieli e Nuova Terra”

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