#363 - 1 maggio 2025
AAAAA ATTENZIONE questo numero resterà in rete fino alla mezzanotte del 30 giugno quando lascerà il posto al numero 365. - BUONA LETTURA - ORA ANTICA SAGGEZZA - Gli angeli lo chiamano piacere divino, i demoni sofferenza infernale, gli uomini amore. (H.Heine) - Pazzia d'amore? Pleonasmo! L'amore è già  in se una pazzia (H.Haine) - Nel bacio d'amore risiede il paradiso terrestre (Lord Byron) - Quando si comincia ad amare si inizia a vivere (M. de Scudery) - L'amore è la poesia dei sensi ( H. De Balzac) - Quando il potere dell'amore supererà  l'amore per il potere, sia avrà  la pace (J. Hendrix)
Arte

Esperienze pittoriche tra forma e ricerca

Mino Marra

di Amanzio Possenti

Mino MarraMino Marra

Mino Marra, deceduto a Bergamo nei giorni scorsi a 87 anni, è stato artista di rango, uomo colto e raffinato, autorevole docente d’arte, personaggio che resterà indimenticato nella storia culturale bergamasca, lui che, di origine pugliese, portava nell’espressione artistica la sensibilità e l’energia della terra nativa unite al decisionismo del ricercatore appassionato, desideroso di ’confrontarsi’ continuamente con nuove esperienze estetiche, a cominciare dalle avanguardie e dallo studio attento delle correnti contemporanee, fra pensiero e stile.

Mino MarraMino Marra

Docente di alta qualità e capacità di dialogo per lunghi anni al Liceo Artistico Statale di Bergamo quale esperto di discipline pittoriche, insegnante alla scuola di nudo dell’Accademia Carrara, allievo prediletto, con l’amico e collega Claudio Spini, di Trento Longaretti, non solo seppe raccogliere molto della sensibilità longarettiana, ma divenne amico e collaboratore del Maestro, soprattutto frequentando l’Ucai, l’Unione Cattolica Artisti Italiani, che a Bergamo ebbe larghi spazi di presenza grazie appunto a tanti artisti da Longaretti a Piero Brolis a Bruno Cassinelli.

Mino Marra

Marra fu uno dei più impegnati nell’Ucai, come ha ricordato l’architetto Giorgio della Vite, attuale presidente dell’Ucai Bergamo, che di Lui ha scritto (su ‘L’Eco di Bergamo’) come ’di un autorevole guida nell’arte’. Di questo Artista - sul quale il sottoscritto ha redatto presentazioni di mostre e del quale era amico - vanno apprezzati il senso lirico del colore, l’attualità delle forme mirate a restituire i valori della poesia e dell’invenzione prima ancora che lo sguardo compositivo, la coerenza nella ricerca grazie a serrati studi e intense conoscenze della Storia dell’Arte, l’attenzione ad una pittura in equilibrio fra contemporaneità e ricordi figurativi, la viva e limpida umanità, spesso oggetto di suoi dipinti.
Nè si possono dimenticare le felici esperienze d’arte espresse in interventi in chiese della diocesi bergamasca, frutto del suo ininterrotto ed eclettico donarsi alla pittura sentita come necessità interiore in fermento creativo.

Mino Marra

Marra è stato opportunamente commemorato, a cura di Giorgio Della Vite e di altri colleghi, nell’incontro Ucai il 24 aprile presso la Domus Alessandrina in via Sant’Alessandro 35 a Bergamo, degno omaggio alla memoria di un Pittore che ha onorato l’Arte e il buon gusto dell’espressione.

Mino MarraMino Marra

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