#362 - 11 aprile 2025
AAAAA ATTENZIONE - Amici lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di martedi 30 settembre quando lascerà  il posto al numero 368. BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti (Papa Francesco) Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo (Alberto degli Entusiasti) Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Attualità

Il messaggio di Francesco

di Amanzio Possenti

Se ‘disarmare le parole, le menti e la Terra’ è l’esortazione accorata e attuale di Francesco (dall’Ospedale dove era ricoverato per polmonite bilaterale), sempre più profondamente addolorato dagli orrori delle armi e delle guerre che ne fanno uso indiscriminato, il volto dei popoli angariati dai conflitti conferma l’essenza globale del messaggio del Santo Padre.

Il messaggio di FrancescoIl messaggio di Francesco

Armi: se ne costruiscono di così sofisticate da far impallidire quelle utilizzate nella seconda guerra mondiale e nei conflitti successivi in Corea, in Vietnam, in Afghanistan e nelle molteplici tensioni dall’Etiopia alla Somalia, dallo Yemen alla Siria, dall’Ucraina a Gaza alla Palestina, al Libano, armi terribili per violenza ed efficacia mortale.
La volontà di potenza di alcuni Paesi non si arrende al buon senso e alle invocazioni che chiedono rapporti sereni e vivificanti non bombardamenti e lanci di missili e droni portatori di morte e di distruzione. Per giunta con la minaccia, a volte larvata a volte espressa, di ricorrere eventualmente all’arma nucleare, supermicidiale.

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Povera umanità condannata o costretta all’incubo.
Per le armi sono sempre pronte commesse da miliardi, l’armamento diventa, affermano alcuni, una ’necessità’, per la difesa e la sicurezza, ma c’è chi lo usa per l’offesa. Di fatto proliferano. Anche l’Europa, in quanto Ue, pur con scelta non di potenza bensì dettata da urgenze di difesa nazionale e comune, le mette nel bilancio. Così si accende la ‘battaglia’ tra chi sostiene l’impegno e chi lo contrasta, fra risoluzioni e voti parlamentari - a Strasburgo e nei parlamenti nazionali - nonché linee politico-partitiche avverse o favorevoli.

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Hanno mercato non solo le armi pesanti, da guerra - laddove i conflitti prevedono fronti, trincee e purtroppo palazzi abitati da civili colpiti da bombe devastanti - anche quelle di portata personale. Basta leggere le cronache del susseguirsi di tragedie nelle scuole, soprattutto americane e non solo, nei campus universitari e nelle città, dove fra atti terroristici e aggressori fanatici o psichiatricamente deboli, le armi esercitano un tragico potere, con vittime inermi. Negli Usa si ripetono tragedie frutto di farneticanti follie, come anche in altre terre.
Finchè saranno troppo facilmente usate, l’umanità assisterà, impotente, a guerre atroci e ad episodi di insensata violenza. La ‘Grazie celeste’ è l’antidoto cui rivolgersi.

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