Il Progetto Perù: Non solo la sua dedizione
ora anche la collaborazione di tre medici
Goisis 25
di Amanzio Possenti
Tornato dalla nuova esperienza volontaristica in Perù, Angelo Goisis, 62anni, di Treviglio (Bergamo) sta già cercando di riorganizzare la prossima ennesima ripartenza per il Perù. Difatti ha detto:’ In questo anno e mezzo in cui resterò a casa cercherò con l’aiuto di alcuni amici di promuovere e organizzare incontri nella speranza che qualcun di buon cuore venga in soccorso. Le drammatiche condizioni delle popolazioni peruviane che ho frequentato, soprattutto nelle aree delle Ande e delle favelas anche collaborando con Mato Grosso, esigono interventi continui e importanti, di assoluta dedizione, poiché i problemi sono vasti, visibilmente grossi ed io ho cercato di fare il possibile per un aiuto valido e concreto’.
Goisis ne parla con senso di partecipazione anche per meglio significare l’impegno da volontario internazionale che lo distingue da molti anni e non solo in Perù, dove ora ci va in modo costante puntando su Huaycan nel lavoro di assistenza al Centro Salute Margottini; qui è attiva da anni una religiosa straordinaria, la padovana suor Goretta che vi ha realizzato, con senso missionario, un’ Opera imponente al servizio di un territorio costituito da bisogni socio-assistenziali enormi.
In che cosa è consistita l’azione di Goisis? Lo spiega egli stesso con una serie di informazioni. In primo luogo negli 80 giorni di attività peruviana ha operato intensamente dapprima al Centro Margottini con visite e interventi di Neuro Taipe(Neuro Muscolar Terapia,complessivamente 1.010 tra visite e applicazioni) destinati a curare pazienti afflitti da sofferenze di vario tipo.
E’ stato poi attivo nelle favelas di Huaycan, città localizzata a due ore da Lima, dove la situazione oltre che di estrema povertà è aggravata – racconta Goisis - da una forte presenza di delinquenza . Qui l’hermana Goretta presta con uno staff di sanitari le prime cure ai tanti malati. L’attività di Goisis è consistita anche nella realizzazione e guida da insegnante per quattro specifici corsi, 3 di Kinesiology Taipe e uno di massofisioterapia per un totale di 200 allievi frequentanti.
E’ poi partito per le Ande, fino ad oltre 4mila metri, operando per 20 giorni in villaggi che hanno bisogno di tutto e dove la vita scorre secondo antica tradizione e le necessità sono grandissime. Non solo: si è attivato con la Operazione Mato Grosso prestando assistenza tra lezioni di reflessologia e massofisioterapia nei centri di salute di Marcarà, Anta, Shilla, Pampacancha, ovunque accolto come benvenuto prezioso.
Intanto in questi giorni ha già predisposto un servizio di consulenza sanitaria, con l’adesione di professionisti disponibili: referente medico in Perù è la dott.sa Sandra Huamaniqua, la quale contatterà via via Goisis per problemi sanitari da risolvere, e a sua volta egli interpellerà per le risposte il dottor Luigi Re (pediatria), il dottor Antonio Locatelli (ortopedia) e il dottor Paolo Bonetti
(psicologia) . Per la zona Ande-Mato Grosso analogo impegno, referente dal Perù l’infermiera professionale Silvia Savoldelli. Il tutto nell’ambito del ’Progetto Perù’.
Ora Goisis, con tanta nostalgia, ha la mente già rivolta alla nuova partenza per il Perù dove lo attendono oltre a centinaia di pazienti riconoscenti, a cominciare da suor Goretta e dal suo staff di collaboratori decine fra medici e infermieri perché porta loro dall’Italia, grazie a benefattori generosi, materiali sanitari e strumentazioni assolutamente essenziali.