#360 - 1 febbraio 2025
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno di sabato 31 maggio quando lascerà  il posto al numero 364 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Attualità

Una crescente indifferenza

Disaffezione

di Amanzio Possenti

Non cambia proprio nulla sotto il sole italico: la parola d’ordine nella politica pare una sola, contestarsi reciprocamente. Al punto che i contendenti dimenticano che la loro contestazione permanente mette in crisi il cittadino lettore-ascoltatore che, stordito dallo spumeggiante e quotidiano contrasto, non si raccapezza e si distacca dal ‘sentito’ o dal ’letto’. Ovvero perde interesse e anziché approfondire si rifugia- purtroppo, commettendo un evidente errore - nell’astensionismo elettorale.

Disaffezione

In effetti le polemiche, pur aspre se sostanziali, ripetendosi in condizione ininterrotta, rischiano di non esercitare l’attrazione pubblica che le dovrebbe accompagnare. Tuttavia proseguono, in un crescere di indifferenza. L’interesse che la politica manifesta su ogni tipo di polemica non corrisponde talvolta a quello del pubblico: c’è una evidente discrasia.
Poi ci si lamenta dell’astensionismo che continua ad alimentarsi negativamente ed ogni elezione regionale e locale lo testimonia nel crescere della mancata affluenza alle urne e nel tentativo di trovare una ’motivazione’ che spieghi l’astensione. La disaffezione nasce anche dalla mancata comprensione dei ‘litigi’ fra le parti. Il cittadino comune desidera che la politica gli ’parli’, chiarendogli gli aspetti che possono coinvolgerlo e soprattutto gli ’parli’ con semplicità di espressione e di comunicazione non con pregiudiziali di ordine polemico.

Disaffezione

Se è incontestabile che la politica abbia e segua sue regole - comunque a livello di servizio - la prima attenzione dovrebbe essere quella di ’farsi capire’ così che l’elettore vi si ritrovi per seguire questa o quella strada informativa : emerge il valore di un esame della situazione e di conoscenza corretta di quanto è stabilito da un qualunque provvedimento in discussione.
E’ importante partire dal dato di fatto, non preoccupandosi subito del sì o del no al provvedimento. Successivamente lo si analizzerà in modo completo, organico, nei punti di vista diversi, come la democrazia prevede e stimola al dibattito: a quel punto emergeranno critiche o approvazioni, tenendo tuttavia salda l’idea centrale e iniziale, la esatta conoscenza del provvedimento fonte di discussione.
Se nei dibattiti, su carta stampata come su radio e Tv, ci si comportasse avendo di vista il cittadino che legge o ascolta, il ‘guadagno’, anche in termini di partecipazione alla vita democratica, compreso il no all’astensionismo, sarebbe di gran lunga positivo e coinvolgente.

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