#360 - 1 febbraio 2025
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di VENERDI 28 FEBBRAIO quando lascerà  il posto al numero 361. - Ora ecco per voi un po' di SATIRA: Il Paradiso lo preferisco per il clima, l'Inferno per la compagnia (M. Twain) - Quando le cose non funzionano in camera da letto, non funzionano neanche in soggiorno (W.H. Masters) - L'intelligente parla poco, l'ignorante parla a vanvera, il fesso parla sempre (A: De Curtis) - Il sesso senza amore è un'esperienza vuota, ma tra le esperienze vuote è la migliore (W. Allen) - Per alcune cose ci vuole tanta pazienza, per tutte le altre c'è la gastrite (L. Limbus) - Non avere un pensiero e saperlo esprimere: è questo che fa di un uomo, un giornalista (K. Kraus) - Le banche ti prestano denaro, se puoi dimostrare di non averne bisogno (B. Hope) -
Attualità

Una crescente indifferenza

Disaffezione

di Amanzio Possenti

Non cambia proprio nulla sotto il sole italico: la parola d’ordine nella politica pare una sola, contestarsi reciprocamente. Al punto che i contendenti dimenticano che la loro contestazione permanente mette in crisi il cittadino lettore-ascoltatore che, stordito dallo spumeggiante e quotidiano contrasto, non si raccapezza e si distacca dal ‘sentito’ o dal ’letto’. Ovvero perde interesse e anziché approfondire si rifugia- purtroppo, commettendo un evidente errore - nell’astensionismo elettorale.

Disaffezione

In effetti le polemiche, pur aspre se sostanziali, ripetendosi in condizione ininterrotta, rischiano di non esercitare l’attrazione pubblica che le dovrebbe accompagnare. Tuttavia proseguono, in un crescere di indifferenza. L’interesse che la politica manifesta su ogni tipo di polemica non corrisponde talvolta a quello del pubblico: c’è una evidente discrasia.
Poi ci si lamenta dell’astensionismo che continua ad alimentarsi negativamente ed ogni elezione regionale e locale lo testimonia nel crescere della mancata affluenza alle urne e nel tentativo di trovare una ’motivazione’ che spieghi l’astensione. La disaffezione nasce anche dalla mancata comprensione dei ‘litigi’ fra le parti. Il cittadino comune desidera che la politica gli ’parli’, chiarendogli gli aspetti che possono coinvolgerlo e soprattutto gli ’parli’ con semplicità di espressione e di comunicazione non con pregiudiziali di ordine polemico.

Disaffezione

Se è incontestabile che la politica abbia e segua sue regole - comunque a livello di servizio - la prima attenzione dovrebbe essere quella di ’farsi capire’ così che l’elettore vi si ritrovi per seguire questa o quella strada informativa : emerge il valore di un esame della situazione e di conoscenza corretta di quanto è stabilito da un qualunque provvedimento in discussione.
E’ importante partire dal dato di fatto, non preoccupandosi subito del sì o del no al provvedimento. Successivamente lo si analizzerà in modo completo, organico, nei punti di vista diversi, come la democrazia prevede e stimola al dibattito: a quel punto emergeranno critiche o approvazioni, tenendo tuttavia salda l’idea centrale e iniziale, la esatta conoscenza del provvedimento fonte di discussione.
Se nei dibattiti, su carta stampata come su radio e Tv, ci si comportasse avendo di vista il cittadino che legge o ascolta, il ‘guadagno’, anche in termini di partecipazione alla vita democratica, compreso il no all’astensionismo, sarebbe di gran lunga positivo e coinvolgente.

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