#359 - 1 gennaio 2025
AAAAAATTENZIONE - Cari lettori, questo numero del giornale - ultimo per il 2025 - ci accomapgnerà fino a NATALE e le Festività del VECCHIO ANNO. Allo scoccare della mezzanotte del 31 DICEMBRE con il Brindisi del NUOVO ANNO, andrà in rete il nuovo numero 370: GIOVEDI 1° GENNAIO 2026 - CORDIALI AUGURI DI BUON NATALE BUON ANNO e BUONA LETTURA - ORA PER TUTTI un po' di HUMOUR - E' da ubriachi che si affrontano le migliori conversazioni - Una mente come la tua à affascinante per il mio lavoro - sei psicologo? - No architetto, mi affascinano gli spazi vuoti. - Il mio carrozziere ha detto che fate bene ad usare WathsApp mentre guidate - Recenti studi hanno dimostrato che le donne che ingrassano vivono più a lungo degli uomini che glielo fanno notare - al principio era il nulla...poi qualcosa è andato storto - una volta ero gentile con tutti, poi sono guarito.
Attualità

due febbraio 2025
una giornata dedicata

Credere nella vita

di Amanzio Possenti

Credere nella vita, sempre, senza titubanze e vivendone la Speranza, tema centrale dell’imminente Giubileo: sono anche indicazioni nel messaggio Cei in vista della Giornata per la Vita del 2 febbraio 2025.

Credere nella vita

La vita, da conservare, da difendere e da promuovere in ogni istante, dal concepimento alla morte: volontà da perpetuare di fronte all’irrompere forte di (non)soluzioni materialiste verso fondamentali realtà quotidiane, appunto la difesa della vita.

La Speranza che accompagna il cammino della vita è purtroppo oggetto di indifferenza e di ignobile contrasto soprattutto là dove imperversano guerre e violenze, che contrastano apertamente con quel cammino anzi ne recidono mortalmente le radici tra devastazioni e orrori, mentre la vita è segno di pace, di armonia, di concordia, di giustizia e di serenità fra e nei popoli.

Credere nella vita

Quando la volontà di pre-potenza entra nella corsa quotidiana si chiudono subito le porte al bene supremo della vita, poiché di essa non si a conto nello scenario che cerca solo lotta sanguinaria di affermazione non ricorso a scelte condivise di sostegno alla vita. Quest’ultima è troppo spesso vulnerabile in certi Paesi e non considerata nel ruolo centrale del rispetto; le guerre, anche quelle attualmente in corso e che stentano a trovarelo spazio per trattative di normalizzazione, sono le peggiori nemiche della vita.

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