#356 - 1 ottobre 2024
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di mercoledi 30 aprile quando lascerà il posto al n° 363 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi un po' di SATIRA - Nasciamo nudi, umidicci ed affamati. Poi le cose peggiorano - Chi non s ridere non è una persona seria (P. Caruso) - l'amore è la risposta ma mentre aspettate la risposta, il sesso può suggerire delle ottime domande (W. Allen) - Ci sono persone che si sposano per un colpo di fulmine ed altre che rimangono single per un colpo di genio - Un giorno senza una risata è un giorno sprecato C. Chaplin) - "Il tempo aggiusta ogni cosa" Si sbrigasse non sono mica immortale! (F. Collettini) - Non muoverti, voglio dimenticarti proprio come sei (H. Youngman) - La differenza tra genialità  e stupidità è che la genialità  ha i suoi limiti (A. Einstein). -
Pagine Preziose

L'inferno di Dante

di Angelo Zito

Tutti i XXXIV canti dell’inferno cantato ne la lingua de Roma, più introduzione, postfazione di Penelope De Robertis, una nota con riferimento alla scuola–sezione B del Tasso in Roma, illustrato da Diego Fioretti, Editore Tempesta, ecco il libro di Angelo Zito, che afferma: "Tante sono le traduzioni dell’Inferno nelle varie lingue locali italiane. Mancava una traduzione integrale dei 4720 versi della Cantica che fosse cantata ne la lingua de Roma. Mi sono accostato con la massima devozione al Vate e ho tentato di non tradire troppo, come succede spesso nelle traduzioni, e di cercare però un percorso che desse il giusto risalto al verso, alla musicalità e soprattutto non scadesse nella banale e scolastica parafrasi."

Parole

Peseno le parole,
peseno e cianno un senso
nun sò cascate pe sbajo su la carta.
Nun sò ruffiane e manco fanno ride,
cianno 'na storia antica
cianno un sapore
che si nun te lo trovi su la lingua
ciai er doremifà che fa cilecca.
Sò sentenze scritte ner fero,
forgiate una per una a foco lento,
nun sò lustrini porvere fregnacce
sentite ar cinema o dendro l'osterie.
La lingua dell'uebe viè da lontano
e nun fa le fermate su richiesta,
tira dritto come tutte l'artre lingue
e te fa piagne ride pensà, se ciai la testa.
Peseno le parole come er piommo
ma sò leggere come 'na carezza:
ce vòle er bilancini co li grammi
e no la stadera del grossista.

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