Ricerca di correttivi per
la società insoddisfatta
Poco tanto troppo
di Amanzio Possenti
Il poco, il tanto, il troppo, tre situazioni che vedono contrasti forti tra i detentori; ognuno di essi desideroso di ampliare il proprio rango sociale presenta le proprie aspirazioni, spesso mettendole a confronto, per dolersi e dirsi scontento, per auspicare il meglio e manifestarsi insoddisfatto, per non considerarsi arrivato e sperare nel più.
Se il mondo cammina secondo queste regole, le tre condizioni si perpetueranno e la realtà non potrà cambiare, ognuna confluirà su strade del proprio conto e interesse. Per ipotizzare un cambio di rotta, non basta la Politica, con la P maiuscola; occorre ad esempio il desiderio comune e concreto di agire per un Bene superiore, traguardo che non è costituito da poco, tanto o troppo bensì da Valori che significano tutto, e vanno al di là di tornaconti e di profitti, di ciò che umanamente perseguiamo e ci lascia in lite perenne con noi stessi, ansiosi dell’Avere come dell’aria da respirare.
Finchè sarà l’Avere a regolare la quotidianità e la ricerca dell’Essere non troverà spazio, sarà difficile sperare in modifiche sostanziali.
Essere rivolti all’Avere, impedisce la percezione dei limiti, generando un clima sociale negativo: l’andazzo, consolidandosi, accentua le disparità sociali cosicchè si aprono le porte alle più disparate ideologie. Gli effetti perversi e sotto gli occhi offuscano il cammino di pace, di solidarietà, di giustizia sociale: svanisce la condizione di equilibrio fra chi ha e chi non ha e il Valore dell’Essere scade.
L’”io” prepotente annulla il “noi” e il materialismo diventa soggetto-chiave nella incerta civiltà.
Avere ed Essere due fronti avversi.