Ravenna - Il Mausoleo Patrimonio dell'Umanità Unesco
Galla Placidia
di Nicola Bruni
Dichiarato “Patrimonio dell’umanità” dall’Unesco nel 1996, il Mausoleo di Galla Placidia è uno dei monumenti più antichi e preziosi di Ravenna. Commissionato nella prima metà del V secolo d.C. (dopo il 426) dall’imperatrice Galla Placidia, figlia di Teodosio e sorella dell’imperatore Onorio, nonché imperatrice reggente per conto del figlio Valentiniano III, questo edificio doveva servire per la sua sepoltura, ma non fu utilizzato a tale scopo poiché Galla nel 450 morì a Roma e vi fu seppellita.
Visto dall’esterno, ha un aspetto molto sobrio: una pianta a croce latina di piccole dimensioni con una cupola nascosta da un tiburio a torretta quadrata all’incrocio di quattro bracci.
All’interno, i mosaici, che ricoprono pareti, archi, lunette e cupola, sviluppano il tema della vittoria della vita eterna sulla morte, in un incrocio fra la tradizione artistica ellenistico-romana e quella cristiana.
Al centro della cupola, in un cielo stellato, domina la Croce di Cristo. Attorno, i quattro Esseri dell’Apocalisse, che rappresentano gli evangelisti: il leone (San Marco), il vitello (San Luca), l’uomo (San Matteo), l’aquila (San Giovanni).
Nelle lunette a sostegno della cupola ci sono gli apostoli, disposti a coppie e contornati da colombe e zampilli d’acqua, a simboleggiare la Grazia che attinge alla Fonte Divina. Nelle lunette a Est e Ovest, i cervi si abbeverano all’acqua sacra del battesimo circondati da un paradisiaco giardino mentre, nella lunetta di fronte all’ingresso, accanto a una graticola in fiamme, appare San Lorenzo Martire.