Note per la
MEMORIA DEI GIORNI
-Nasce lo scoutismo: Sull'isola di Brownsea (nella baia di Poole, sulla Manica) si raduna un gruppo di venti ragazzi con sette adulti in veste di coordinatori: è il primo campo scout della storia!
Nato da un’idea del generale inglese Sir Robert Baden-Powell, lo scoutismo si pone come una proposta educativa ed esistenziale, complementare alla famiglia ed alla scuola.
Basato sul principio dell'imparare facendo, la disciplina scout mira a formare il carattere e la personalità dei giovani adolescenti stimolando il senso di responsabilità, di competenza personale e di collaborazione. Tutto questo all'aria aperta, a stretto contatto con la natura.
Attualmente lo scoutismo conta oltre 30 milioni di iscritti in circa 216 paesi nel mondo.
-Strage della stazione di Bologna: Alle 10,25 del 2 agosto 1980, una bomba esplose nella stazione di Bologna, uccidendo 85 persone e ferendone 218. Un giorno maledetto per la storia dell'Italia repubblicana!
L'esplosivo si trovava all'interno di una valigia abbandonata nella sala d'aspetto dell'ala ovest. Furono quantificati almeno 20 chili di tritolo. Alla notizia dell'attentato, tantissimi bolognesi accorsero in aiuto dei feriti nell'attesa dei soccorsi ufficiali.
La strage gettò nella costernazione tutto il Paese, aggiungendosi al lungo elenco di episodi analoghi contrassegnato come strategia della tensione. Infatti molti lati oscuri di questa vicenda non furono mai chiariti del tutto. Se gli esecutori materiali della strage furono individuati dalla magistratura tra le fila dei movimenti neofascisti dell'epoca, i mandanti non sono mai stati accertati. Anche perché le indagini furono oggetto di ostacoli e depistaggi.
Diverse congetture tirano nel gioco delle responsabilità uomini e settori dello Stato, la grande criminalità organizzata e servizi segreti internazionali. Dall'aprile 2014 sui fascicoli dell'indagine è stato tolto il segreto di Stato.
-Strage Italicus: Era da poco passata l'una di notte, quando nella carrozza 5 del treno espresso Roma-Monaco di Baviera, "Italicus", esplose un ordigno ad alto potenziale.
Il convoglio passava in quel momento presso San Benedetto Val di Sambro, nel Bolognese, e la deflagrazione fu micidiale: il bilancio finale fu di 22 vittime e 48 feriti.
Non vi furono condanne per questa strage, anche se l'attentato venne rivendicato dall'organizzazione neofascista di Ordine Nero, con l'appoggio della loggia massonica P2. Fu un altro triste capitolo nella trama oscura della cosiddetta strategia della tensione, imperversante in quegli anni.
Alcuni aspetti sono emersi dopo la caduta del segreto di Stato, formalizzata nell'aprile 2014.
-L’atomica su Hiroshima: Alle 8 di mattina le cucine di Hiroshima sono in piena attività per preparare il primo pasto della giornata. Le scuole sono pronte ad accogliere gli studenti (agosto in Giappone non è un mese festivo) e centinaia di operai varcano i cancelli della Mazda, nota casa automobilistica fondata qui nel 1920.
Poco prima la stazione radar ha captato tre velivoli americani entrati nello spazio aereo giapponese. Un numero ritenuto esiguo dalle autorità militari, che decidono di non dare l'allarme aereo. Alle 8.15 circa il bombardiere B-29 Superfortress, ribattezzato Enola Gay (dal nome della madre) dal pilota Paul Tibbets, sgancia Little Boy nome in codice della bomba nucleare all'uranio.
Quarantatré secondi dopo, a meno di 600 metri dal suolo, l'ordigno esplode provocando un lampo di luce accecante e un enorme fragore (i giapponesi lo ricordano con l'espressione pika-don, ossia "luce-tuono"). Una potenza esplosiva pari a 13mila tonnellate di tritolo, che in pochi istanti annienta 68mila vite umane e ne ferisce mortalmente circa 76mila. Di alcuni corpi rimane soltanto l'ombra impressa sulle pareti; altri finiscono bruciati, martoriati dalla pioggia radioattiva o sepolti dalle macerie dei 70mila edifici distrutti (il 90% del totale).
È il tragico bollettino del primo bombardamento atomico della storia cui, 3 giorni dopo, seguirà quello su Nagasaki. Un'apocalisse che proseguirà con gli hibakusha, i sopravvissuti, il 20% dei quali rimarrà affetto da avvelenamento da radiazioni e da necrosi, portando il numero delle vittime a più di 200mila (solo per Hiroshima).
Le autorità giapponesi non si accorgono subito di quanto è accaduto (anche a causa del black out dei collegamenti radio) e solo dopo un volo di ricognizione sulla città si prende coscienza del disastro: un silenzio cupo regna su Hiroshima completamente rasa al suolo e avvolta dalle fiamme.
La tesi dell'attacco atomico come unica opzione possibile, per non sacrificare ulteriori vite umane in una complicata operazione militare, sostenuta per anni dagli USA sarà smentita da documenti emersi successivamente. Tra questi, il telegramma inviato da Tokio da un diplomatico tedesco - intercettato dai servizi segreti americani ma tenuto segreto - in cui si parlava di «situazione disperata» e della volontà delle forze armate giapponesi di arrendersi anche a condizioni dure.
Ciò sembra suffragare un'altra tesi, secondo cui la decisione di utilizzare l'atomica è stata dettata da ragioni politiche, tese a dimostrare la forza bellica degli Stati Uniti agli occhi degli, allora, "alleati" sovietici. Contro l'orrore delle bombe atomiche si pronunceranno scienziati di fama mondiale, su tutti Albert Einstein che insieme al filosofo Bertrand Russel presenterà a Londra, nel 1955, un manifesto introdotto dalla celebre frase «Ricordatevi della vostra umanità, e dimenticate il resto».
-Padre Pio diventa sacerdote: Nel Duomo di Benevento è ordinato sacerdote Francesco Forgione, il giovane Fra’ Pio, originario di Pietrelcina. Non ha ancora 24 anni, ma il vescovo ha deciso di fare un’eccezione. Dopo quattro giorni celebrerà la prima Messa.
Affetto da una malattia che lo costringe a lunghi periodi di convalescenza, il frate francescano inizia ad avvertire presto i segni di natura soprannaturale legati alla comparsa delle “stimmate” e ad altri fenomeni straordinari. Il trasferimento al Convento di Santa Maria delle Grazie, a San Giovanni Rotondo, nel 1916, segnerà l’inizio della sua eccezionale parabola spirituale culminata nella canonizzazione decretata nel 2002 da Papa Giovanni Paolo II.
Venerato nel calendario liturgico il 23 settembre, Padre Pio è seguito da numerosissimi fedeli che sono soliti recarsi in pellegrinaggio nei luoghi della sua infanzia, a Pietrelcina, e in quelli della maturità, San Giovanni Rotondo. Dal maggio 2013 le sue spoglie sono esposte nella cripta della nuova Chiesa di Padre Pio, inaugurata nel 2004.
-Il muro di Berlino: Dopo la Seconda guerra mondiale, la Germania è divisa in due stati distinti e politicamente e militarmente contrapposti.
A partire dal 13 agosto del 1961 la città di Berlino viene materialmente separata in due, mediante la costruzione di un muro eretto, secondo le autorità della Germania dell’Est, per evitare invasioni dall’Ovest, ma in realtà finalizzato a bloccare l’esodo dei cittadini verso l’occidente.
Per 28 anni saranno decine i morti tra coloro che tenteranno di scavalcarlo per raggiungere il mondo occidentale. Il 9 novembre 1989, le autorità della DDR annunceranno la liberalizzazione del passaggio al di là del muro, che così verrà demolito.
Con il suo crollo s'identifica anche la caduta del comunismo nei paesi del blocco sovietico.
-Golpe in Urss: In contrasto con l’azione riformatrice avviata da Michail Gorbaciov con la "Perestrojka" del 1987, alcuni vertici militari e dello Stato mettono in atto un golpe.
L’obiettivo è quello di far saltare la firma del Nuovo Trattato d’Unione, che avrebbe trasformato l’Unione Sovietica in una federazione di repubbliche indipendenti sotto un unico presidente. Il blitz ha i suoi riferimenti nel vice di Gorbaciov, Gennadi Janaev, nel primo ministro Valentin Pavlov, nel ministro della Difesa Dmitriy Jazov e nel capo del KGB Vladimir Kryuchkov, uniti nel "Comitato generale sullo stato di emergenza".
Il previsto appoggio della popolazione non c'è e a Mosca migliaia di cittadini scendono nelle strade per difendere il Parlamento russo. Il 21 agosto viene sancito il fallimento definitivo del golpe con l’arresto di tutti i congiurati. Nonostante ciò, la posizione di Gorbaciov si è indebolita di molto e le gerarchie non rispondono più ai suoi comandi.
Inizia un’escalation di avvenimenti che porteranno alla dissoluzione dell’Unione Sovietica, nata il 30 dicembre 1922 dalle ceneri del vecchio Impero zarista, a suggello della Rivoluzione d'ottobre guidata da Lenin.
L’atto conclusivo avverrà l'8 dicembre 1991: i capi di Russia, Ucraina, e Bielorussia sottoscriveranno l'accordo di Belavezha, che dichiara dissolta la più grande repubblica socialista della storia, sostituendola con la Comunità degli Stati Indipendenti.
-Sacco e Vanzetti condannati a morte: Diciannove minuti dopo la mezzanotte, nella prigione di Charlestown (vicino Boston), Nicola Sacco viene giustiziato sulla sedia elettrica. Sette minuti dopo, la stessa sorte tocca al suo amico Bartolomeo Vanzetti.
Alla notizia dell’esecuzione, per le strade di mezzo mondo si scatenano le proteste di migliaia di persone, che hanno seguito l’intera vicenda dei due immigrati italiani, sperando in un epilogo diverso. Un processo, fortemente condizionato dal clima politico dell’epoca, ha dipinto come due spietati assassini e terroristi, un ciabattino originario di Torremaggiore (provincia di Foggia), Sacco, e un pescivendolo nativo del cuneese (Villafalletto).
Tutto ha inizio con una serie di attentati di matrice anarchica, contro cui l’amministrazione guidata dal Presidente Wilson risponde con una dura politica di repressione nei confronti della cosiddetta “sovversione”, in cui vengono mischiati indistintamente anarchici, operai, sindacalisti e le masse di popolo desiderose da tempo di un riscatto sociale.
Nick e Bart, come li chiamano gli yankee, finiscono vittime di questo clima per le loro frequentazioni anarchiche. Il 5 maggio 1920 vengono arrestati e accusati della rapina al calzaturificio "Slater and Morril", nel corso della quale rimangono uccisi a colpi di pistola il cassiere e una guardia giurata.
Nel corso dei tre processi, su di loro si riversa il pregiudizio politico dell’epoca nei confronti degli immigrati, tant'è che verranno definiti dal giudice «due anarchici bastardi».
La confessione del detenuto portoricano Celestino Madeiros, che li scagiona totalmente, non eviterà la sentenza di condanna e a nulla serviranno le iniziative del governo italiano e gli appelli di famosi intellettuali (su tutti Albert Einstein e George Bernard Show) per fermare la condanna.
La vicenda ispirerà un omonimo film diretto da Giuliano Montaldo, passato alla storia del cinema soprattutto per la colonna sonora firmata da Ennio Morricone e da Joan Baez, la cui Here’s to you diverrà un inno generazionale.
-Neil Armstrong: Nato a Wapakoneta, nella parte ovest dell'Ohio, Neil Alden Armstrong è stato un astronauta e pilota aeronautico. Entrò nella storia con il suo «piccolo passo» sulla superficie lunare, da egli stesso definito «un grande passo per l'umanità».
Dopo la laurea in ingegneria aeronautica alla Purdue University, fu richiamato alle armi in marina, prendendo parte alla Guerra di Corea. Nel 1962 fu ammesso al NASA Astronaut Corps e tre anni dopo affrontò la prima missione spaziale, Gemini 8, completando per la prima volta un aggancio fra due navi spaziali in orbita.
La sua seconda volta nello spazio lo fece entrare nella storia. Alla guida della missione Apollo 11, di cui facevano parte gli astronauti Buzz Aldrin e Michael Collins, atterrò sulla Luna alle 22:17, ora italiana, del 20 luglio 1969. Qualche attimo dopo fu protagonista di una storica passeggiata.
Lasciato il lavoro alla NASA, divenne professore di ingegneria all'Università di Cincinnati e qui scomparve nell'agosto del 2012. In suo onore l'asteroide 1982 PC è stato chiamato 6469 Armstrong ed un cratere lunare porta il suo nome.
-Madre Teresa di Calcutta: Nata a Skopje, capitale della Macedonia, è stata una religiosa albanese, di fede cattolica, impegnata in favore dei poveri e degli infermi dell'India. Per l'attività missionaria prestata, durante tutta la sua vita, a Calcutta, divenne nota come Madre Teresa di Calcutta, in luogo del vero nome Anjëzë Gonxhe Bojaxhiu.
L'opera di soccorso portata avanti con la congregazione religiosa delle Missionarie della Carità, da lei fondata, le fece meritare il Nobel per la Pace nel 1979. Scomparsa a settembre del 1997, venne proclamata nel 2003 "beata" da papa Giovanni Paolo II e, nel settembre 2016, santa da papa Francesco.
Nonostante l'alta considerazione di cui godeva nella sfera religiosa e da parte di numerosi capi di Stato e personalità internazionali, sul suo operato sono state avanzate pesanti critiche da parte del giornalista britannico Christopher Hitchens e di altri giornalisti e studiosi.
-Ingrid Bergman: Nata a Stoccolma, è uno dei volti storici della storia del cinema. Tre volte Premio Oscar, secondo l'American Film Institute è la quarta più grande star femminile di Hollywood di sempre.
Ha recitato con i migliori registi del Novecento, da Alfred Hitchcock a Roberto Rossellini, e accanto agli attori di maggior fascino, su tutti Humphrey Bogart e Cary Grant. Dalle prime pellicole svedesi passò ai successi americani: da Casablanca a Notorious, l'amante perduta, da Anastasia ad Assassinio sull'Orient Express (questi ultimi due le valsero due "statuette").
Affetta da tumore al seno, scomparve a Londra il 29 agosto 1982.
-Diana Spencer: Nata a Sandringham, sulla costa orientale dell'Inghilterra, viene ricordata dai sudditi di Sua Maestà e dall'opinione pubblica mondiale semplicemente come Lady D, amata per il profondo impegno nel sociale.
Quartogenita dei Visconti Spencer, famiglia tra le più antiche del Regno Unito, legata alla dinastia reale dei Windsor. Sposando nel 1981 Carlo, figlio della regina Elisabetta II ed erede al trono d'Inghilterra, acquisì il titolo di principessa del Galles, che conservò anche dopo il divorzio del 1996.
Madre di William, dal 2023 principe di Galles ed erede al trono, ed Henry, morì il 31 agosto 1997 a Parigi, in un terribile incidente automobilistico che costò la vita anche al suo compagno Dodi al-Fayed e all'autista.
Al funerale pubblico, celebrato tra una folla oceanica e seguito in TV da tutto il mondo, le fu dedicato dal noto cantautore Elton John il brano Candle in the Wind.