#352 - 1 giugno 2024
AAAATTENZIONE - Cari amici lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del 31 LUGLIO PER LASCIARE IL POSTO AL N° 354 GIOVEDI' 1° AGOSTO. BUONA LETTURA A TUTTI . Ora ecco per voi un po' di SATIRA: Il Paradiso lo preferisco per il clima, l'Inferno per la compagnia (M. Twain) - Quando le cose non funzionano in camera da letto, non funzionano neanche in soggiorno (W.H. Masters) - L'intelligente parla poco, l'ignorante parla a vanvera, il fesso parla sempre (A: De Curtis) - Il sesso senza amore è un'esperienza vuota, ma tra le esperienze vuote è la migliore (W. Allen) - Per alcune cose ci vuole tanta pazienza, per tutte le altre c'è la gastrite (L. Limbus) - Non avere un pensiero e saperlo esprimere: è questo che fa di un uomo, un giornalista (K. Kraus) - Le banche ti prestano denaro, se puoi dimostrare di non averne bisogno (B. Hope) -
Editoriale

Incrocio

di Dante Fasciolo

C’è un disagio, credo, in ciascuno di noi
spettatori inermi di fronte agli avvenimenti quotidiani
che con evidenza danno il senso malato di una società planetaria.
C’è un bivio, e una scelta:
dare una risposta ferma e decisa alla protervia di chi
vuole piegare un popolo, più popoli, anche fratelli,
con la forza e la violenza
e una risposta fatta di bombe e cannoni
per fermare l’abominio dei “califfati” in marcia;
o abbracciare fino in fondo la via della pace
con una risposta degna dell’essere umano, oggi con forza invocata
da Francesco, Papa della Chiesa Universale.
Si dice che rivoluzioni e guerre si mettono in moto
per salvaguardare il futuro dei figli…
parole false, contraddette, per lo più dalla storia:
sono proprio i figli a pagare le conseguenze
di false rivoluzioni e false o giuste guerre.
Credo, che anzichè di un bivio, oggi sia tempo
di parlare di un incrocio pericoloso
che richiede attenzione e decisione che valgano
per l’oggi e per il futuro,
capaci di riconoscere i tanti errori del passato:
quando si sono imposti confini innaturali,
quando si sono favoriti ed armati conflitti interni agli stati,
quando si sono sottratte risorse per immeritati arricchimenti,
quando la tecnologia ha mortificato l’uomo,
quando la forza ha sovrastato il diritto,
quando l’uno ha discriminato l’altro.
Per superare lo scontro in atto, all’incrocio della maledizione
occorre una mobilitazione totale, un salto di qualità,
una visione di un orizzonte vitale
perseguito con un impegno per una vita nuova
che si sforzi di riconoscere le ragioni vere della convivenza.

“Sono forse io il custode di mio fratello?
Si, se non si vuole che la storia di Caino e Abele
continui ancora senza vergogna, nella terra dell’uomo.

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