#352 - 1 giugno 2024
AAAATTENZIONE - Cari amici lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del 31 LUGLIO PER LASCIARE IL POSTO AL N° 354 GIOVEDI' 1° AGOSTO. BUONA LETTURA A TUTTI . Ora ecco per voi un po' di SATIRA: Il Paradiso lo preferisco per il clima, l'Inferno per la compagnia (M. Twain) - Quando le cose non funzionano in camera da letto, non funzionano neanche in soggiorno (W.H. Masters) - L'intelligente parla poco, l'ignorante parla a vanvera, il fesso parla sempre (A: De Curtis) - Il sesso senza amore è un'esperienza vuota, ma tra le esperienze vuote è la migliore (W. Allen) - Per alcune cose ci vuole tanta pazienza, per tutte le altre c'è la gastrite (L. Limbus) - Non avere un pensiero e saperlo esprimere: è questo che fa di un uomo, un giornalista (K. Kraus) - Le banche ti prestano denaro, se puoi dimostrare di non averne bisogno (B. Hope) -
Diario

L'iniziativa del Diario di Conoscenda 2024 - Edizioni Conoscenza

viene presentato ogni mese - testi e grafiche - sul nostro giornale

Accesso alla conoscenza

per un sapere critico e responsabile

Se la conoscenza può creare dei problemi,
non è tramite l’ignoranza che possiamo risolverli.
(Isaac Asimov)

L’istruzione e la conoscenza sono alla base dello sviluppo e della crescita delle persone, della società, della civiltà dei popoli. Molte attenzioni, da parte dei governi, sono necessarie alla scuola, all’università, alle istituzioni formative; occorrono investimenti e vanno pensati nuovi metodi e organizzazioni educative. Vanno promosse iniziative culturali e artistiche fuori dalle istituzioni. Il diritto di accesso ai saperi e alla conoscenza va garantito a tutti. È un fondamentale diritto umano.
Ma attenzione, non c’è cultura senza conquista di coscienza. La conoscenza senza responsabilità, etica e valori di riferimento non basta. Molti studiosi oggi ci avvertono che in questa nostra epoca la conoscenza da sola non è sufficiente. La storia anche recente ci insegna che tecnologie e conoscenze non sempre sono state poste a beneficio dell’umanità. Uomini colti hanno inventato infatti ca¬mere di tortura, armi di distruzione di intere popolazioni, ideologie totalitarie e razziste.
La cultura non è neutra, va accompagnata da un sistema di valori al cui centro ci sia il bene dell’umanità e il rispetto del prossimo. Senza questa ossatura valoriale anche un mondo istruito può risultare freddo e meccanico, che magari potrà costruire macchine dotate di Intelligenza Artificiale ma prive del calore che solo gli affetti umani possono dare. Anche le nuove tecnologie possono fare tanto bene all’umanità solo se governate e controllate.

Accesso alla conoscenzaAccesso alla conoscenza

Dichiarazione universale dei diritti umani (1948)

Articolo 26
-1. Ogni individuo ha diritto all’istruzione. L’istruzione deve essere gratuita almeno per quanto riguarda le classi elementari e fondamentali. L’istruzione elementare deve essere obbligatoria. L’istruzione tecnica e professionale deve essere messa alla portata di tutti e l’istruzione superiore deve essere egualmente accessibile a tutti sulla base del merito.
-2. L’istruzione deve essere indirizzata al pieno sviluppo della personalità umana ed al rafforzamento del rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Essa deve promuovere la comprensione, la tolleranza, l’amicizia fra tutte le Nazioni, i gruppi razziali e religiosi, e deve favorire l’opera delle Nazioni Unite per il mantenimento della pace.
-3. I genitori hanno diritto di priorità nella scelta del genere di istruzione da impartire ai loro figli.

Convenzione sui diritti del fanciullo (1989)

Articolo 29
-1. Gli Stati Parti convengono che l’educazione del fanciullo deve avere come finalità:
A) di favorire lo sviluppo della personalità del fanciullo nonché lo sviluppo delle sue facoltà e delle sue attitudini mentali e fisiche, in tutta la loro potenzialità;
B) di inculcare al fanciullo il rispetto dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali e dei principi consacrati nella Carta delle Nazioni Unite;
C) di inculcare al fanciullo il rispetto dei suoi genitori, della sua identità, della sua lingua e dei suoi valori culturali, nonché il rispetto dei valori nazionali del paese nel quale vive, del paese di cui può essere originario e delle civiltà diverse dalla sua;
D) preparare il fanciullo ad assumere le responsabilità della vita in una società libera, in uno spirito di comprensione, di pace, di tolleranza, di uguaglianza tra i sessi e di amicizia tra tutti i popoli e gruppi etnici, nazionali e religiosi, con le persone di origine autoctona;
E) di inculcare al fanciullo il rispetto dell’ambiente naturale.
-2. Nessuna disposizione del presente articolo o dell’articolo 28 sarà interpretata in maniera da nuocere alla libertà delle persone fisiche o morali di creare e di dirigere istituzioni didattiche a condizione che i principi enunciati al paragrafo 1 del presente articolo siano rispettati e che l’educazione impartita in tali istituzioni sia conforme alle norme minime prescritte dallo Stato.

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