#3456 - 3 febbraio 2024
AAAATTENZIONE - Cari amici lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del 31 LUGLIO PER LASCIARE IL POSTO AL N° 354 GIOVEDI' 1° AGOSTO. BUONA LETTURA A TUTTI . Ora ecco per voi un po' di SATIRA: Il Paradiso lo preferisco per il clima, l'Inferno per la compagnia (M. Twain) - Quando le cose non funzionano in camera da letto, non funzionano neanche in soggiorno (W.H. Masters) - L'intelligente parla poco, l'ignorante parla a vanvera, il fesso parla sempre (A: De Curtis) - Il sesso senza amore è un'esperienza vuota, ma tra le esperienze vuote è la migliore (W. Allen) - Per alcune cose ci vuole tanta pazienza, per tutte le altre c'è la gastrite (L. Limbus) - Non avere un pensiero e saperlo esprimere: è questo che fa di un uomo, un giornalista (K. Kraus) - Le banche ti prestano denaro, se puoi dimostrare di non averne bisogno (B. Hope) -
Personaggi

Fa onore alla cultura italiana

Silvia Filippini Fantoni

di Amanzio Possenti

Silvia Filippini Fantoni

Nipote di un grande giornalista bergamasco - Nino Filippini Fantoni, già L’Eco di Bergamo, Corriere della sera e Sportinform, ben noto sia per i suoi articoli di sport nazionale sia per i suoi impegni in campo letterario e musicale, deceduto parecchi anni fa - e figlia di Roberto, altrettanto noto personaggio bergamasco nel campo del basket ed anche chimico di alto livello internazionale, Silvia Filippini Fantoni è venuta ora alla ribalta della notorietà perché è diventata Ceo-manager e direttrice di un importante museo d’arte negli Stati Uniti. Un fatto straordinario e raro per una cittadina italiana.

Silvia Filippini Fantoni

Dirigere un Museo d’arte negli Usa rappresenta tra l’altro una doppia singolarità rispetto all’Italia: non basta sapere (e bene) d’ arte e sapervisi districare con abilità e conoscenza ma occorre anche competenza manageriale visto che in America i Musei d’Arte sono sostenuti dallo Stato, quindi enti assolutamente pubblici e che si impegnano intensamente sul piano educativo e formativo.
Silvia ci è arrivata - in Pennsylvania, a Greennaburg, al Westmoreland Museum of America, uno dei maggiori negli Usa - dopo aver fatto forte esperienza in Francia, in Olanda e in Inghilterra, sempre nei Musei d’arte. Poi è approdata negli Stati Uniti una quindicina di anni fa con una potenzialità creativa ed operativa d’alto profilo, lo stesso che l’ha fatta preferire nella scelta - lei italiana con curriculum speciale - in Pennsylvania.

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