#342 - 16 dicembre 2023
AAAAAATTENZIONE - Cari lettori, questo numero del giornale - ultimo per il 2025 - ci accomapgnerà fino a NATALE e le Festività del VECCHIO ANNO. Allo scoccare della mezzanotte del 31 DICEMBRE con il Brindisi del NUOVO ANNO, andrà in rete il nuovo numero 370: GIOVEDI 1° GENNAIO 2026 - CORDIALI AUGURI DI BUON NATALE BUON ANNO e BUONA LETTURA - ORA PER TUTTI un po' di HUMOUR - E' da ubriachi che si affrontano le migliori conversazioni - Una mente come la tua à affascinante per il mio lavoro - sei psicologo? - No architetto, mi affascinano gli spazi vuoti. - Il mio carrozziere ha detto che fate bene ad usare WathsApp mentre guidate - Recenti studi hanno dimostrato che le donne che ingrassano vivono più a lungo degli uomini che glielo fanno notare - al principio era il nulla...poi qualcosa è andato storto - una volta ero gentile con tutti, poi sono guarito.
Cultura e Società

Famiglia: società al bivio

Lo chiamano Amore

di Amanzio Possenti

Lo chiamano  Amore

C’è bisogno tanto di Amore, autentico e partecipato, nella libertà, verità e accoglienza del rapporto, non dei surrogati che, alterandolo, ne distruggono la veste genuina. Se mediaticità e consumismo tentano di stravolgerlo come Valore, permane la sua irrefrenabile bellezza di dono, di incontro, di condivisione interscambiabile, di abbraccio arricchente, ancor più se benedetto dal Signore.

Lo chiamano  AmoreLo chiamano  Amore

Mentre certa cultura materializza la bellezza della ricerca misteriosa di due anime che imparano a condividersi in un bisogno di fedeltà, banalizzando la gioia del sentirsi compartecipi tra spirito e corpo, la realtà dell’amore coniugale - frutto di educazione personale - si fa tolleranza feconda fra rispetto gioioso e tenerezza coinvolgente. Vengono spazzati via, dall’unità del sentimento, le modalità aggressive: tensioni, scontri, lontananze, divisioni.

Lo chiamano  Amore

L’Amore vero è forte e genuino, richiede dedizione, è portatore di luce, di meraviglia, di dolcezza, di accettazione reciproca, di crescente maturazione, di scambio sincero; ha bisogno di essere sostenuto con perseveranza paziente e volontà umile.
Se lo si lascia vagare – soprattutto fra i giovani - nel luogo del disamore, della possessività assurda e priva di valori, di mete illusorie e negative, la fecondità e felicità dell’incontro libero, rispettoso, fiducioso, rischiano di trasformarsi in trasgressione ‘sostitutiva’. Con effetti deleteri, inaccettabili. A quel punto può diventare indifferenza, contrasto permanente. E’ la fine di ciò che fu un episodio e pretendeva di chiamarsi Amore.

Lo chiamano  Amore

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