#340 - 18 novembre 2023
AAAAAATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà in rete fino alla mezzanotte di martedi 31 dicembre quando lascerà il posto al n° 359 - mercoledi 1° dicembre 2025 - CORDIALI AUGURI DI BUON ANNO e BUONA LETTURA - ORA PER TUTTI un po' di HUMOUR - E' da ubriachi che si affrontano le migliori conversazioni - Una mente come la tua à affascinante per il mio lavoro - sei psicologo? - No architetto, mi affascinano gli spazi vuoti. - Il mio carrozziere ha detto che fate bene ad usare WathsApp mentre guidate - Recenti studi hanno dimostrato che le donne che ingrassano vivono più a lungo degli uomini che glielo fanno notare - al principio era il nulla...poi qualcosa è andato storto - una volta ero gentile con tutti, poi sono guarito.
Attualità

Inflazione

di Amanzio Possenti

Il su e giù della inflazione – bestia nera che fissa gli alti e bassi della nostra economia di spesa in ogni trimestre e poi del movimento annuale - è rimasto a quota zero nel terzo trimestre del 2023. Nessuna crescita e nessuna decrescita. Se lo si confronta con il Pil del trimestre precedente che fu di -0,4,ci...si rallegra, ma non è il caso, visto l’andamento blando, senza scosse.

Inflazione

In Europa la Germania è sotto lo 0, la Francia appena sopra dello +0,1, solo la Spagna (+0,3) viaggia sul positivo.
Il carovita è rimasto invariato, dice l’Istat, ma le difficoltà della popolazione meno abbiente permangono, non migliorano; non ci sono prospettive di buon respiro anche se l’inflazione casalinga appare la meno oppressiva rispetto all’Eurozona. Ma il cammino resta incerto per tutti, almeno finchè prevarranno i costi attuali tra agricoltura, industria e terziario, perlopiù in aumento, con l’aggiunta di bollette che certamente fanno soffrire a dispetto delle speranze che confidano in una (consistente?) riduzione di carico economico.

L’Italia resta in attesa di migliorare globalmente - da sei mesi è ‘ferma’- soprattutto nei confronti delle categorie più deboli, i mezzi e la buona volontà di aziende e lavoratori non le mancano in ambito di spinta; i mercati, tra impennate e cadute, non sempre sostengono un cammino socialmente confortante. L’inflazione, pur se né su né più bensì stazionaria, si colloca come un giudizio permanente - spada di Damocle - sulla possibilità di una crescita capace di ridare fiato ad una economia lenta e indicarne il percorso idoneo a donare speranza a milioni di disagiati.

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