#339 - 4 novembre 2023
AAAATTENZIONE - Cari amici lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del 31 LUGLIO PER LASCIARE IL POSTO AL N° 354 GIOVEDI' 1° AGOSTO. BUONA LETTURA A TUTTI . Ora ecco per voi un po' di SATIRA: Il Paradiso lo preferisco per il clima, l'Inferno per la compagnia (M. Twain) - Quando le cose non funzionano in camera da letto, non funzionano neanche in soggiorno (W.H. Masters) - L'intelligente parla poco, l'ignorante parla a vanvera, il fesso parla sempre (A: De Curtis) - Il sesso senza amore è un'esperienza vuota, ma tra le esperienze vuote è la migliore (W. Allen) - Per alcune cose ci vuole tanta pazienza, per tutte le altre c'è la gastrite (L. Limbus) - Non avere un pensiero e saperlo esprimere: è questo che fa di un uomo, un giornalista (K. Kraus) - Le banche ti prestano denaro, se puoi dimostrare di non averne bisogno (B. Hope) -
Arte

“La biomimesi è la scienza – e l’arte – di risolvere i complessi
problemi dell’uomo traendo ispirazione e insegnamento dalla natura”
(Jay Harman)

Mantova - Arianna Sartori Arte & Object Design

Arte che cura

“Idee totemiche (per) malattia e guarigione” è il titolo della mostra personale dell’artista Alberto Mario Lazzarini alla Galleria Arianna Sartori di Mantova.
La mostra, inaugurata Sabato 28 ottobre alla presenza dell’Artista.resterà aperta al pubblico fino al 16 novembre 2023.

Arte che cura

L’aspetto formale del disegno, ovvero il modo in cui le forme sono messe in relazione ad altre, è l’elemento di maggior rilievo nel lavoro di Alberto Mario Lazzarini. Il non-figurativo, in particolare, costituisce l’essenza della pittura che viene riconciliato a tratti con elementi più o meno riconoscibili della realtà.

Immagini iconiche e simboli rappresentano il pretesto più idoneo per sviluppare la sua poetica visiva.
I lavori proposti vogliono rievocare l’idea di un totem, dove viene esplorato il concetto di malattia e guarigione.
Le opere sono composte da pannelli assemblati in modo tale da ricordare un oggetto simbolico.
L’essere umano, più o meno consapevolmente, tende a una sorta di guarigione continua attraverso ciò che fa quotidianamente, sia da un punto di vista individuale sia come esperienza di respiro collettivo.

Arte che curaArte che cura

In questo allestimento trovano spazio alcuni lavori sulle meduse, sul micelio e sulla strada, tre elementi che hanno richiamato fortemente l’attenzione dell’artista nelle sue ultime ricerche.
La medusa, nota per il suo veleno ma anche per le sue proprietà curative in alcune culture; il micelio, ovvero i filamenti fungini presenti nel sottosuolo che curano l’ambiente e sostengono la vita; la strada, intesa come momento di guarigione comunicativa tra due luoghi, rappresentano il pretesto per le configurazioni visive rese in forma verticale ed orizzontale. I materiali impiegati, oltre a quelli tradizionali, costituiscono, da un punto di vista del linguaggio visivo, un legame intimo con l’opera; come il feltro, ad esempio.

Leggenda vuole che questo materiale abbia aiutato a creare la prima camminata confortevole sulla strada nella storia.

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