#339 - 4 novembre 2023
AAAATTENZIONE - Cari amici lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del 31 LUGLIO PER LASCIARE IL POSTO AL N° 354 GIOVEDI' 1° AGOSTO. BUONA LETTURA A TUTTI . Ora ecco per voi un po' di SATIRA: Il Paradiso lo preferisco per il clima, l'Inferno per la compagnia (M. Twain) - Quando le cose non funzionano in camera da letto, non funzionano neanche in soggiorno (W.H. Masters) - L'intelligente parla poco, l'ignorante parla a vanvera, il fesso parla sempre (A: De Curtis) - Il sesso senza amore è un'esperienza vuota, ma tra le esperienze vuote è la migliore (W. Allen) - Per alcune cose ci vuole tanta pazienza, per tutte le altre c'è la gastrite (L. Limbus) - Non avere un pensiero e saperlo esprimere: è questo che fa di un uomo, un giornalista (K. Kraus) - Le banche ti prestano denaro, se puoi dimostrare di non averne bisogno (B. Hope) -
Pagine Preziose

Se è vero che sono gli uomini a caratterizzare i luoghi, a dare loro riconoscibilità,
a renderli affascinanti, è poi vero che sono i luoghi a restituire ricordi, affetti, nostalgie,
a pretendere un costante richiamo, una sottile ragnatela che avvolge i nostri desideri.

Il Mare di Sicilia

17 - La Fonte Aretusa

di Angelo Zito

Una bellissima giovane, Aretusa, ninfa della dea Artemisia, nuda faceva il bagno nel fiume Alfeo che scorreva nel Peloponneso. Improvvisamente l’acqua cominciò a ribollire e dalla schiuma uscì fuori un giovane, figlio del dio Oceano, che rimase abbagliato dalla bellezza della fanciulla e tentò di avvicinarla. Impaurita fuggí chiedendo aiuto alla dea che la trasportò a Siracusa, nell’isola di Ortigia, dove la trasformò in una fonte. Il giovane disperato chiese aiuto al padre che lo trasformò in fiume, quello stesso da dove, venuto fuori, aveva visto Aretusa.

La leggenda vuole che le acque del fiume giungano fino a lambire la fonte di Ortigia sì che la passione di Alfeo possa congiungersi con l’amata Aretusa.

Il Mare di Sicilia

L’acqua le sfiora il fianco
tremante Aretusa
l’accoglie nel suo bacino.
Dal Peloponneso ad Ortigia
nel letto dello Ionio consuma Alfeo
il suo lungo viaggio d’amore.
Il canto di Oriente
riflette bagliori
sulla superficie.
Nella fonte ondeggiano i papiri
lieti
ai brividi della salsedine.
Increspa l’acqua.

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