#339 - 4 novembre 2023
AAAATTENZIONE - Cari amici lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del 31 OTTOBRE quando lascerà  il posto al n. 369. BUONA LETTURA A TUTTI . Ora per voi : AMICI DEGLI ANIMALI - Vivisezione: Nessuno scopo è così alto da giustificare metodi così indegni (A. Einstein) - Grandezza morale e progresso di una nazione si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali (Gandhi) - La compassione e l'empatia per il più piccolo degli animali è una delle più nobili virtù che un uomo possa avere (C. Darwin) - Fintanto che l'uomo continuerà a massacrare gli animali non conoscerà  ne salute, ne pace (Pitagora) - Tra tutti gli animali l'uomo è il più crudele. E' l'unico ad infliggere dolore per il piacere di farlo (M Twain) - A forza di sterminare animali si è capito che anche sopprimere uomini non richiedeva grande sforzo ( E.da Rotterdam) . -
Pagine Preziose

Se è vero che sono gli uomini a caratterizzare i luoghi, a dare loro riconoscibilità,
a renderli affascinanti, è poi vero che sono i luoghi a restituire ricordi, affetti, nostalgie,
a pretendere un costante richiamo, una sottile ragnatela che avvolge i nostri desideri.

Il Mare di Sicilia

17 - La Fonte Aretusa

di Angelo Zito

Una bellissima giovane, Aretusa, ninfa della dea Artemisia, nuda faceva il bagno nel fiume Alfeo che scorreva nel Peloponneso. Improvvisamente l’acqua cominciò a ribollire e dalla schiuma uscì fuori un giovane, figlio del dio Oceano, che rimase abbagliato dalla bellezza della fanciulla e tentò di avvicinarla. Impaurita fuggí chiedendo aiuto alla dea che la trasportò a Siracusa, nell’isola di Ortigia, dove la trasformò in una fonte. Il giovane disperato chiese aiuto al padre che lo trasformò in fiume, quello stesso da dove, venuto fuori, aveva visto Aretusa.

La leggenda vuole che le acque del fiume giungano fino a lambire la fonte di Ortigia sì che la passione di Alfeo possa congiungersi con l’amata Aretusa.

Il Mare di Sicilia

L’acqua le sfiora il fianco
tremante Aretusa
l’accoglie nel suo bacino.
Dal Peloponneso ad Ortigia
nel letto dello Ionio consuma Alfeo
il suo lungo viaggio d’amore.
Il canto di Oriente
riflette bagliori
sulla superficie.
Nella fonte ondeggiano i papiri
lieti
ai brividi della salsedine.
Increspa l’acqua.

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