#334 - 8 luglio 2023
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di mercoledi 30 aprile quando lascerà il posto al n° 363 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi un po' di SATIRA - Nasciamo nudi, umidicci ed affamati. Poi le cose peggiorano - Chi non s ridere non è una persona seria (P. Caruso) - l'amore è la risposta ma mentre aspettate la risposta, il sesso può suggerire delle ottime domande (W. Allen) - Ci sono persone che si sposano per un colpo di fulmine ed altre che rimangono single per un colpo di genio - Un giorno senza una risata è un giorno sprecato C. Chaplin) - "Il tempo aggiusta ogni cosa" Si sbrigasse non sono mica immortale! (F. Collettini) - Non muoverti, voglio dimenticarti proprio come sei (H. Youngman) - La differenza tra genialità  e stupidità è che la genialità  ha i suoi limiti (A. Einstein). -
Pagine Preziose

Se è vero che sono gli uomini a caratterizzare i luoghi, a dare loro riconoscibilità,
a renderli affascinanti, è poi vero che sono i luoghi a restituire ricordi, affetti, nostalgie,
a pretendere un costante richiamo, una sottile ragnatela che avvolge i nostri desideri.

Il mare di Sicilia

12 - Aci e Galatea

di Angelo Zito

Jaci, un giovane pastorello, portava il suo gregge lungo le spiagge del mare. Vide un giorno uscire dalle onde dello Ionio una ninfa bellissima, Galatea, e se ne innamorò. L’amore fu ricambiato.
Il gigante Polifemo, innamorato della stessa ninfa, ma da lei sempre rifiutato, scoperti i due giovani in atteggiamento amoroso, preso dalla gelosia scagliò dei massi che spezzarono la vita del pastorello. Gli Dei impietositi trasformarono il sangue in tanti piccoli fiumi alle falde dell’Etna che ricordano oggi quel nome Jaci.
Biancumanciari è un dolce tipico della tradizione siciliana, chiamarlo budino è quasi offensivo, è un composto cremoso di latte e cannella, guarnito da frutti di bosco o da cioccolato. Mangiarlo e pensare a Galatea è tutt’uno.

Il mare di Sicilia

Biancumanciari

Biancumanciari in riva allo Jonio
a ritrovare la ninfa del mare
che Aci perdutamente amò.
Bianco come il latte, colore della sua pelle,
bianco come quel nome,
come quell’amore
spezzato in mille rivi.
Perché, si chiede una fanciulla,
tanti paesi hanno quel nome?
Non sa che il suo biancumanciari
è il trionfo di un mito,
memoria saporita di un amore
che l’Etna conserva alle sue pendici.

Il mare di Sicilia

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