#331 - 27 maggio 2023
AAAAA ATTENZIONE questo numero resterà in rete fino alla mezzanotte del 30 giugno quando lascerà il posto al numero 365. - BUONA LETTURA - ORA ANTICA SAGGEZZA - Gli angeli lo chiamano piacere divino, i demoni sofferenza infernale, gli uomini amore. (H.Heine) - Pazzia d'amore? Pleonasmo! L'amore è già  in se una pazzia (H.Haine) - Nel bacio d'amore risiede il paradiso terrestre (Lord Byron) - Quando si comincia ad amare si inizia a vivere (M. de Scudery) - L'amore è la poesia dei sensi ( H. De Balzac) - Quando il potere dell'amore supererà  l'amore per il potere, sia avrà  la pace (J. Hendrix)
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Viaggio in Sardegna

Tra terra e cielo

di Amanzio Possenti

Visitando l’isola sarda si traggono alcune idee e osservazioni--base: la natura resta fortunatamente selvaggia ; il territorio è un ambiente di rara bellezza;i monti e le zone collinari rivelano una presenza costante di verde; il vento, soprattutto il maestrale(da nord ovest) è l’anima della regione e meno raramente cede spazio allo scirocco; chilometri e chilometri di pianura (soprattutto il Campidano) donano un’armonia costante di luminosità sotto un sole cocente che picchia implacabile; il colore giallo e giallo ocra è dominante sulle costiere come nell’entroterra; le zone a mare manifestano un tripudio di colore e di calore; le campagne con i vigneti e le lunghe file di ulivi attraggono per la uniformità gioiosa; i paesi sono ‘marchiati’ da rare presenze umane; la preparazione dei formaggi è come un rituale senza tempo; tutto ha un cuore che nasce da lontano e proviene da invasioni e da culture proprie; le località sono un cantico dal ‘suono’ eccellente fra una misura di silenzio permanente e uno stile di ‘chiacchiera’ semplice e moderata, appena percettibile; le strade corrono in mezzo a luoghi ricchi di poesia nascosta.

Tra terra e cielo

Si ha il sentore di queste esperienze visive e sonore già muovendosi per Cagliari, l’antico e storico centro capoluogo attorno al quale quasi per magìa si rincorrono i comuni dell’hinterland, ognuno mirabile per proprietà di aspetto e di vita; così l’area metropolitana - da Quartu Sant’Elena a Maracalagonis, da Selargius a Quartucciu ,dalla spiaggia del Poetto alla costiera di Capoterra fino a Castiadas e a Nora di Pula e giù ancora a Villasimius, passando per Dolianova e Settimo San Pietro - allargandosi a vista d’occhio propone un tutt’uno severo e delizioso ad un tempo, una serie di spazi sui quali si genera ricerca di pace sovrana, rotta solo dagli strombazzamenti dei clacson.

Tra terra e cielo

In un territorio siffatto abitato soltanto da un milione e mezzo di cittadini, e dove si scoprono costanti rivisitazioni antiche – dai nuraghi agli insediamenti fenici, cartaginesi, romani, aragonesi, spagnoli, pisani ed infine dei Savoia con il regno di Sardegna - spicca, a pochi chilometri dall’Osservatorio Astronomico con sede a Selargius (dove lavora con altri scienziati il concittadino dottor Andrea Possenti, primo ricercatore e già direttore dell’Ossevratorio) il segno della tecnologia e scienza contemporanea : parlo del grande e maestoso Radiotelescopio Srt dell’Inaf (Istituto Nazionale di Astrofisica) installato a 700 metri d’altitudine nel territorio comunale e collinare di San Basilio . Attualmente fermo per lavori di potenziamento, che lo renderanno ancor più scientificamente attraente a livello europeo, il radiotelescopio con la sua ‘coppa’ ruotante di 60 metri di diametro e l’altezza di 74 metri è ‘pilotato’, a livello di ricerche. come struttura capace di solcare buona parte del cielo, da una serie di strumenti d’alto profilo scientifico avvalendosi dei quali gli astronomi traggono risultati importanti e preziosi. Il vasto campo che ospita lo Srt è corredato anche da 64 piccole antenne a bassa tensione per lo svolgimento di altre specifiche ricerche, esercitate da scienziati italiani e stranieri, giusto orgoglio per l’impianto Inaf e per la Sardegna.

Tra terra e cielo

Un regno di scienza visivamente Terra di armonie e di ospitalità fin dall’età del ferro, la regione sarda, profondamente italiana e dove il lessico è un rincorrersi di esperienze linguistiche remote e contrastanti,originali e autoctone, che parlano italiano ma si esprimono anche con convinte verbalità antiche, racconta al passeggero il valore di una sensibilità antichissima verso l’uomo e la natura, fra bellezza, semplicità e fascino misterioso.

Tra terra e cielo

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