#329 - 27 aprile 2023
AAAATTENZIONE - Cari amici lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del 31 LUGLIO PER LASCIARE IL POSTO AL N° 354 GIOVEDI' 1° AGOSTO. BUONA LETTURA A TUTTI . Ora ecco per voi un po' di SATIRA: Il Paradiso lo preferisco per il clima, l'Inferno per la compagnia (M. Twain) - Quando le cose non funzionano in camera da letto, non funzionano neanche in soggiorno (W.H. Masters) - L'intelligente parla poco, l'ignorante parla a vanvera, il fesso parla sempre (A: De Curtis) - Il sesso senza amore è un'esperienza vuota, ma tra le esperienze vuote è la migliore (W. Allen) - Per alcune cose ci vuole tanta pazienza, per tutte le altre c'è la gastrite (L. Limbus) - Non avere un pensiero e saperlo esprimere: è questo che fa di un uomo, un giornalista (K. Kraus) - Le banche ti prestano denaro, se puoi dimostrare di non averne bisogno (B. Hope) -
Attualità

Europa

di Amanzio Possenti

Europa sì e no. E’ quanto si nota nei discorsi e nelle sfumature verbali dei politici ed anche della gente comune.
Non sempre se ne parla in modo appropriato, spesso con lacune informative o con pregiudizi.

Europa

Che l’Europa rappresenti a livello politico Ue - la Europa dei 27 Stati – una necessità e una scelta prioritaria è fuori dubbio, considerate esigenze comunitarie categoriche di unità democratica e di coordinamento interstatuale; e poi c‘è una identità da promuovere e sostenere.

Il Parlamento europeo eletto in ogni Paese (prossima consultazione nel 2024) è una forma importante di comunitarietà, come lo è la Commissione, governo della Europa cointeressata.
Tutto ok, e non potrebbe essere diversamente vista la centralità dell’Unione: diventano ‘problemi’ taluni atteggiamenti e conseguenti scelte operative. L’Italia ne fa esperienza (negativa) da più tempo.

Europa

Mentre all’Europa va un grazie potente e chiaro per i 209 miliardi di euro assegnati all’Italia tramite il Pnrr (Piano nazionale di rilancio e resilienza), si resta dubbiosi circa delibere e verso antiche tradizioni nostrane) che paiono colpire il ‘Bel Paese’. Allora nascono e si sviluppano proteste allarmate, tali da provocare una sorta di reazione a catena.
Si sente il bisogno di un’Europa meno burocratica e più vicina, meno fiscale e più consapevole di realtà opinabili fuori dal territorio nazionale ma intensamente e storicamente proprie della nostra comunità.
Insomma, si confida - diciamocelo apertamente - in un’Europa un po’ più…italiana…

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