#327 - 1 aprile 2023
AAAATTENZIONE - Cari amici lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del 31 LUGLIO PER LASCIARE IL POSTO AL N° 354 GIOVEDI' 1° AGOSTO. BUONA LETTURA A TUTTI . Ora ecco per voi un po' di SATIRA: Il Paradiso lo preferisco per il clima, l'Inferno per la compagnia (M. Twain) - Quando le cose non funzionano in camera da letto, non funzionano neanche in soggiorno (W.H. Masters) - L'intelligente parla poco, l'ignorante parla a vanvera, il fesso parla sempre (A: De Curtis) - Il sesso senza amore è un'esperienza vuota, ma tra le esperienze vuote è la migliore (W. Allen) - Per alcune cose ci vuole tanta pazienza, per tutte le altre c'è la gastrite (L. Limbus) - Non avere un pensiero e saperlo esprimere: è questo che fa di un uomo, un giornalista (K. Kraus) - Le banche ti prestano denaro, se puoi dimostrare di non averne bisogno (B. Hope) -
Televisione

Televisore gioia e dolore

Zapping

Frammenti semiseri di cronaca televisiva

di Luigi Capano

Grazie alla solerte attività investigativa di “Striscia la notizia” apprendiamo che all’Agenzia delle Entrate si evade il fisco. Per essere precisi, nel bar di una delle sedi di Roma – quella del Torrino – affidato in gestione ad un bullo di periferia (lo vediamo plasticamente in azione nel video proposto dall’ottimo servizio di Jimmy Ghione) non si rilascia lo scontrino fiscale, con la tacita connivenza dei dipendenti e dei dirigenti. Come non riandare con il ricordo alla famosa scena dello scontrino di Cetto La Qualunque, alias Antonio Albanese… Il cinema trae spunto dalla vita o viceversa, come in questo caso. Ma non vogliamo indulgere in troppo facili pistolotti moraleggianti e passiamo oltre, certi come siamo che le cose nella sostanza non cambieranno a meno che non si rinnovi il materiale umano (per dirla con il sapiente Gurdjieff).

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Tutti ricordiamo le numerose interviste di Gianni Minà, il giornalista recentemente scomparso, un tempo molto presente in TV e finito nel dimenticatoio negli ultimi anni, come spesso accade. Abbiamo seguito su Rai1 l’omaggio tributatogli in Campidoglio dove è stata allestita la camera ardente. E ci siamo ricordati, bonariamente compatendo la nostra smemorataggine, che anche Roma ha il suo sindaco: c’era un signore con la fascia tricolore, e sembrava esser lui a fare gli onori di casa…doveva essere proprio il sindaco di Roma, tal Gualtieri. Prima, qualche anno fa, c’era la “sindaca” Raggi e i media si davano un gran da fare: per dirla tutta, l’hanno letteralmente massacrata (lei ci ha messo un po’ del suo, in verità). Ma da quando è andata via (non essendo stata rieletta), silenzio. Forse perché le cose sono migliorate anche se distrattamente non ce ne accorgiamo, e tutto sta andando benone, evidentemente.

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Dall’istruttiva quando edificante trasmissione di Paolo Del Debbio “Dritto e Rovescio”, abbiamo appreso che anche rubare è un lavoro. L’ecumenico presentatore ha invitato in studio una rappresentanza di donne rom dedite abitualmente al furto. Oggetto del dibattito la polemica scatenata attorno all’operato di un giovane che ha pensato bene di filmare, nella metropolitana di Milano, le gesta di queste “lavoratrici” e divulgarle su internet a beneficio degli utenti dei mezzi pubblici, attentando però alla privacy delle borseggiatrici che rivendicavano dinanzi alla platea deldebbiana essere quello il loro lavoro. Senza che nessuno, neanche il fumantino conduttore, forse per eccesso di liberalismo, eccepisse qualcosa.

Non ripetiamo quanto detto sopra a proposito del materiale umano, ma lo diamo per scontato.
In conclusione, purtroppo, non riusciamo - ma proprio non ci riusciamo- a tacitare il nostro dolente sconforto nell’assistere ancora una volta – l’ennesima – all’anacronistica, oziosa polemica sulla diade fascismo-antifascismo. Ma non avendo, al contrario di altri, tempo da perdere con queste fatuità, ci limitiamo a citare un nostro zapping di qualche tempo addietro: “Nella variegata legione degli idioti, annoveriamo di buon grado i sedicenti fascisti ed i sedicenti antifascisti. Il numero di questi ultimi è incredibilmente elevato”.

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