#326 - 18 marzo 2023
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno di sabato 31 maggio quando lascerà  il posto al numero 364 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Arte

Trasparenze e trascendenze

Istallazione tra arte e spiritualità

MostreAlCubo

L'esperienza di Gaetano Fiore

progetto dedicato a Gaetano Previati

Sono Gaetano Fiore, sono in uno spazio a me congeniale. E’ stato per me un mettersi in gioco cercando di capire come e in che modo tradurre una mia pittura inserendola in un cubo, in una struttura che fa da contenitore. Si tratta di una struttura particolare che non è una parete né un piano d'appoggio ma qualcosa che diventa un contesto sperimentale dove diventano preziose cose che dialogano con lo spazio.

Non a caso il lavoro che faccio ultimamente è una ricerca sullo spazialismo, uno spazio diverso che viene da lontano, dalla mia esperienza universitaria nel teatro: si ha a che fare con le quinte, con le scene, con le luci ed è uno spazio completamente diverso, da indagare. E questo mi ha messo nella condizione del rischio, la pittura è un rischio, è mettersi in gioco.

Parto da lontano, parto dalla pittura concreta, da esperienze che hanno a che fare con lo spazialismo per arrivare poi a uno spazio dinamico, completamente diverso in cui la pittura si muove In questo contesto “teatrale”. Mi sono lanciato coraggiosamente in quest’operazione che è alquanto entusiasmante. Qui si possono ammirare alcune opere che, pensate per le pareti, si traducono in qualcos’altro perché la struttura di questo spazio le rende magiche.

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