#326 - 18 marzo 2023
AAAAAATTENZIONE - Cari lettori, questo numero del giornale - ultimo per il 2025 - ci accomapgnerà fino a NATALE e le Festività del VECCHIO ANNO. Allo scoccare della mezzanotte del 31 DICEMBRE con il Brindisi del NUOVO ANNO, andrà in rete il nuovo numero 370: GIOVEDI 1° GENNAIO 2026 - CORDIALI AUGURI DI BUON NATALE BUON ANNO e BUONA LETTURA - ORA PER TUTTI un po' di HUMOUR - E' da ubriachi che si affrontano le migliori conversazioni - Una mente come la tua à affascinante per il mio lavoro - sei psicologo? - No architetto, mi affascinano gli spazi vuoti. - Il mio carrozziere ha detto che fate bene ad usare WathsApp mentre guidate - Recenti studi hanno dimostrato che le donne che ingrassano vivono più a lungo degli uomini che glielo fanno notare - al principio era il nulla...poi qualcosa è andato storto - una volta ero gentile con tutti, poi sono guarito.
comunicazione

L'equivoco Par Condicio

Liberta' di espressione

di Amanzio Possenti

Liberta' di espressione

Con la giustificazione, importante, di dare a tutti e a ciascuno lo spazio di libertà espressiva in modo da soddisfare la cosiddetta ’par condicio’, capita di ascoltare - non solo nei linguaggi politichesi, anche in altre ribalte - non solo legittimi pareri contrastanti ma una sequela di interventi al limite dell’interesse e del buon senso. Siccome quest’ultimo non può finire sotto i tacchi e sarebbe di gran lunga preferibile assicurarne la presenza riconoscibile e costante, si impone la necessità di distinguere fra diritto alla espressione libera - da garantire al massimo – e licenza di dire cose ovvie o banali che non meriterebbero una ampia platea o anche ascoltare affermazioni estranee in un normale dibattito di idee. Poiché si dovrebbe parlare di idee, non di chiacchiere fine a se stesse.

Liberta' di espressione

E’ sempre più evidente che la libertà di parola rischi di trasformarsi in una chiosa di asserzioni che si scaricano su chi non intende né associarsi né sintonizzarsi, con il risultato di schiudere talvolta la porta a facezie o proclami frutto di disinformazione o di informazione precaria. Il che non aiuta, ancor meno un pubblico che amerebbe coltivare idee rappresentative e utili anziché partecipare (salvo il ricorso ad un rapido zapping cambiaprogrammi) ad un fraseggiare di contrappunti da personalismo.

Liberta' di espressione

So che è difficile conseguire l’atteso incontro con la realtà espressiva idonea giacchè prevale la disponibilità a lasciar chiacchierare tutti, tuttavia penso che sarebbero necessari auto-freni al dilagare dei chiacchiericci e delle postulazioni a senso unico: affinchè sia protagonista la responsabilità rispettosa ,culturalmente e verbalmente, dei confronti dialettici. Il gusto del dibattito ne guadagnerebbe.

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