#324 - 18 febbraio 2023
AAAATTENZIONE - Cari amici lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del 31 LUGLIO PER LASCIARE IL POSTO AL N° 354 GIOVEDI' 1° AGOSTO. BUONA LETTURA A TUTTI . Ora ecco per voi un po' di SATIRA: Il Paradiso lo preferisco per il clima, l'Inferno per la compagnia (M. Twain) - Quando le cose non funzionano in camera da letto, non funzionano neanche in soggiorno (W.H. Masters) - L'intelligente parla poco, l'ignorante parla a vanvera, il fesso parla sempre (A: De Curtis) - Il sesso senza amore è un'esperienza vuota, ma tra le esperienze vuote è la migliore (W. Allen) - Per alcune cose ci vuole tanta pazienza, per tutte le altre c'è la gastrite (L. Limbus) - Non avere un pensiero e saperlo esprimere: è questo che fa di un uomo, un giornalista (K. Kraus) - Le banche ti prestano denaro, se puoi dimostrare di non averne bisogno (B. Hope) -
comunicazione

Rispetto e confronto

tecnologica e social

di Amanzio Possenti

tecnologica e social

L’invasione tecnologica dei social sta determinando un brusco capovolgimento nella prospettiva dei rapporti fra fatti, persone e informazione: siccome non sempre sussiste la capacità di autocontrollo, e ognuno vi si butta senza preventiva valutazione, si generano situazioni anomale con la liberalizzazione di chiacchiericci pericolosi.

Nonostante gli inviti a prestare attenzione - giuridica ed umana - a quel che si scrive, le parole corrono nella velocità del negativo e si trasformano in opera di disinformazione.
Il modo di comunicare è essenziale nella quotidianità, da esso dipende molto dell’agire e delle scelte: la esposizione a verbosità che si sovrappongono a pensieri-parole di dialogo rompe l’equilibrio di civiltà e immette nel circuito del confronto elementi inaccettabili, assurdi.

tecnologica e social

Il principio della informazione si fonda sul rispetto di persone e di opinioni e domanda attenzione alle qualità ed attitudini del confronto fra idee diverse ed opposte; è un principio democratico e culturale, con implicazioni etiche di partecipazione, personale e comunitaria, non è un monologo aprioristico e pregiudiziale di un punto di vista, magari nutrito di passionalità unilaterali.

Purtroppo capita frequentemente di imbattersi in comportamenti censurabili, non solo sui social.
Libertà non è licenza, è soprattutto rispetto.
Il presidio di responsabilità informativa e dialogante sta nel servizio alla verità, tra rispetto e completezza - utile alla società che intende misurarsi con quel che la attornia - non certamente nelle chiacchiere pregiudiziali che sprofondano nell’abisso disinformativo.

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