#318 - 19 novembre 2022
AAAATTENZIONE - Cari amici lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del 31 LUGLIO PER LASCIARE IL POSTO AL N° 354 GIOVEDI' 1° AGOSTO. BUONA LETTURA A TUTTI . Ora ecco per voi un po' di SATIRA: Il Paradiso lo preferisco per il clima, l'Inferno per la compagnia (M. Twain) - Quando le cose non funzionano in camera da letto, non funzionano neanche in soggiorno (W.H. Masters) - L'intelligente parla poco, l'ignorante parla a vanvera, il fesso parla sempre (A: De Curtis) - Il sesso senza amore è un'esperienza vuota, ma tra le esperienze vuote è la migliore (W. Allen) - Per alcune cose ci vuole tanta pazienza, per tutte le altre c'è la gastrite (L. Limbus) - Non avere un pensiero e saperlo esprimere: è questo che fa di un uomo, un giornalista (K. Kraus) - Le banche ti prestano denaro, se puoi dimostrare di non averne bisogno (B. Hope) -
beni culturali e paesaggistici

In cordiale collaborazione con l'Istituto Italiano dei Castelli

Vivere i castelli - 14

Castello Ruffo di Scilla

Vivere i castelli - 14

Situata nel promontorio di Scilla, verso lo Stretto di Messina, la fortificazione nota anche come Castello Ruffo di Calabria, è un patrimonio di rara bellezza.
Rappresenta il genius loci della città di Scilla, appunto, a circa 20 km da Reggio Calabria e ha una storia che parte dall’epoca etrusca.
Completamente isolato e proprio a ridosso del mare, era la postazione ideale per avvistare e proteggere le terre calabre da chi arrivava dal mare.

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Castello Ruffo di Scilla: Secoli di storia e cultura al nostro servizio.
La storia delle fortificazioni calabre ci porta inevitabilmente al periodo delle invasioni saracene.
Ma il Castello Ruffo di Scilla ha radici antiche: prima gli Etruschi, poi le fortificazioni murarie nel periodo magnogreco e persino i Romani, che l’ampliarono, trovarono in questo luogo il punto giusto dove insediarsi.

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Gli scavi moderni ci mostrano però solo le mura del Monastero di San Pancrazio, del IX secolo, anch’esse a difesa dei Saraceni. Non a caso nel 1060 diventa rocca militare e nel 1808 proprietà demaniale dello Stato. Un luogo di difesa ma anche di suggestiva bellezza. Un patrimonio da tutelare. Ed è per questo che già dagli anni Settanta è luogo d’incontro tra persone e culture: prima come Ostello della Gioventù e ora come importantissimo centro culturale, sede di incontri e mostre.

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Il Castello Ruffo ospita uno dei fari della Marina Militare: il faro di Scilla.
Dimora baronale della famiglia Ruffo. Il Castello fu acquistato da Paolo Ruffo nel 1533 e da quel momento fu residenza della sua famiglia fino ai primi del ‘700.
A testimonianza di ciò vi è una grossa lapide che ne attesta il restauro e lo stemma della famiglia Ruffo, proprio nel portale d’ingresso, cui si accede attraverso un ponte.

Vivere i castelli - 14Vivere i castelli - 14

Ed eccoci dentro questa meraviglia: riconosciamo l’androne a volta ribassata, il cortile e lo scalone esterno che conduce alla residenza Ruffo.
La pianta irregolare e gli edifici con stili completamente differenti ci fanno riconoscere le epoche differenti in cui è stato ristrutturato.
Tutto, però, è conservato secondo la tipica configurazione delle fortezze.
Ma non è l’unica bellezza: la struttura sorge direttamente sul promontorio, a picco sul mare, e divide due marine di Scilla: Maria Grande e Chianalea.

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