#318 - 19 novembre 2022
AAAATTENZIONE - Cari amici lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del 31 LUGLIO PER LASCIARE IL POSTO AL N° 354 GIOVEDI' 1° AGOSTO. BUONA LETTURA A TUTTI . Ora ecco per voi un po' di SATIRA: Il Paradiso lo preferisco per il clima, l'Inferno per la compagnia (M. Twain) - Quando le cose non funzionano in camera da letto, non funzionano neanche in soggiorno (W.H. Masters) - L'intelligente parla poco, l'ignorante parla a vanvera, il fesso parla sempre (A: De Curtis) - Il sesso senza amore è un'esperienza vuota, ma tra le esperienze vuote è la migliore (W. Allen) - Per alcune cose ci vuole tanta pazienza, per tutte le altre c'è la gastrite (L. Limbus) - Non avere un pensiero e saperlo esprimere: è questo che fa di un uomo, un giornalista (K. Kraus) - Le banche ti prestano denaro, se puoi dimostrare di non averne bisogno (B. Hope) -
Costume e Società

Incontro verso scontro

Confronto vis-à-vis

Dialogo

di Amanzio Possenti

Dialogo

Se il dialogo è indispensabile in ogni contingenza, da quella culturale alla socio-poiltica passando tra le persone che ci vivono accanto o nelle vicinanze, diventa incomprensibile l’atteggiamento di scontro che caratterizza negativamente questo tempo. Raramente si cerca il confronto, preferendosi il duro vis-à- vis, quando non la lingua in libertà.

Mentre ci si lamenta delle difficoltà che scaturiscono da un clima umano dove spesso non avviene incontro, frutto del desiderio di stare insieme in pace e in armonia, si grida altrettanto facilmente al disagio che accompagna le giornate fatte di troppi e deliberati ‘no’ al prossimo. Nondimeno non si pratica la strada dell’apprezzarsi reciproco, imparando a rispettarsi e a non dare giudizi trancianti e pesanti allo scopo di far prevalere il proprio ‘Io’.

Dialogo

Non che si debba dire sempre sì, sarebbe stolto e limitativo; tuttavia se la scelta aprioristica contraria, portatrice di affanni e sofferenze, pesa su chi ne è destinatario, si fa onerosa anche per chi agisce tramite comportamenti pregiudiziali.
Se nell’ arengo politico lo scontro è purtroppo abituale e strumentale e ne osserviamo le insopportabili conseguenze, sarebbe cosa buona evitarne la tipologia nella quotidianità dei rapporti sociali.
Per riuscirci è essenziale guardarsi negli occhi, riconoscersi fratelli, capire che l’amore, il rispetto, la partecipazione, l’umiltà segnano umanità e norma del cristiano.
Il dialogo tornerebbe protagonista, restituendo il sereno ad un mondo inquieto e insofferente.

Dialogo

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