#312 - 30 luglio 2022
AAA ATTENZIONE - Questo numero rimarrà in rete fino alla mezzanotte del 31 marzo, quando lascerà il posto al numero 362. Ora MOTTI per TUTTI : - Finchè ti morde un lupo, pazienza; quel che secca è quando ti morde una pecora ( J.Joyce) - Lo sport è l'unica cosa intelligente che possano fare gli imbecilli (M.Maccari) - L'amore ti fa fare cose pazze, io per esempio mi sono sposato (B.Sorrel) - Anche i giorni peggiori hanno il loro lato positivo: finiscono! (J.Mc Henry) - Un uomo intelligente a volte è costretto a ubriacarsi per passare il tempo tra gli idioti (E.Hemingway) - Il giornalista è colui che sa distinguere il vero dal falso e pubblica il falso (M. Twain) -
Cultura e Società

Per un futuro possibile

Pensare al bene

di Amanzio Possenti

Pensate al bene dell’Italia, la nobile raccomandazione del presidente Sergio Mattarella ai partiti dopo la ‘giornata nera’, funesta, di mercoledì 20 luglio al Senato, le dimissioni del premier Mario Draghi, il governo in carica per ’il disbrigo degli affari correnti’, lo scioglimento anticipato delle Camere, la fissazione della data delle elezioni il 25 settembre.

Pensare al bene

Momenti drammatici per il Paese ben oltre il fatto istituzionale-parlamentare. Coinvolta - da scelte politiche discutibili - l’intera comunità nazionale, in un periodo che la vede in mezzo ad un guado pieno di difficoltà oggettivamente pesanti e di problemi socio-economici ad alta precarietà.

Dire dei partiti (o di alcuni di essi) protagonisti in negativo e ciascuno sostenitore della propria (presunta) verità parlamentare - ognuno dice di ’avere ragione’, di aver fatto ’la scelta giusta’, ‘ è l’altro che ha sbagliato’, ’gli elettori capiranno’ – significa constatare un sistema politico a rotoli e purtroppo incapace di guardare con gli occhi del Paese, anziché con quelli di parte. I risultati disastrosi lo confermano.

Pensare al benePensare al bene

Draghi, tanto autorevole quanto prezioso per noi e per l’Europa, è stato costretto alla porta da un sovrapporsi di veti incrociati, da manovre di palazzo e da giustificazioni partitiche, mentre infuriano bollette alle stelle, una guerra terribile e infinita, un tema gas scarnificante, un’Italia sotto il peso onerosissimo dell’inflazione.

Una crisi-vergogna, è il parere della maggioranza dei cittadini; difficile dare torto, nonostante le ’spiegazioni’ tecniche che non spiegano anzi irritano.
Ed ora che si profila a breve il voto e irrompe una campagna elettorale tra le più spinose - tra chi giudica ‘impossibile’ una alleanza da ’campo largo’ fra Pd e M5S, chi avverte nel centrodestra la maldestra ricostruzione sul caso Draghi ( ‘ha rifiutato il bis’ senza Cinque Stelle....), il disorientamento di esponenti sorpresi da scelte considerate inopportune - che cosa può pensare e ipotizzare un elettorato di per sé poco propenso a partiti litigiosi e che dimostra, già da tempo, di preferire, ahinoi, il grave errore della astensione?

Pensare al bene

Fare previsioni di fronte ad un Paese sconcertato e ’scollato’ rispetto al (deludente) potere politico, è impresa audace di questi tempi.
Tuttavia laddove è mancato visibilmente ‘uno scatto di responsabilità’, sollecitato dalla Cei e dal buon senso, appare rischioso proporre ipotesi o speranze sostenibili fra tenzoni contrastanti nei due mesi scarsi, pienamente estivi ed accalorati, che precedono la preparazione delle liste (lotte tra gli aspiranti) e le urne aperte.

Pensare al bene

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