#119 - 9 febbraio 2015
AAAATTENZIONE - Cari amici lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del 31 LUGLIO PER LASCIARE IL POSTO AL N° 354 GIOVEDI' 1° AGOSTO. BUONA LETTURA A TUTTI . Ora ecco per voi un po' di SATIRA: Il Paradiso lo preferisco per il clima, l'Inferno per la compagnia (M. Twain) - Quando le cose non funzionano in camera da letto, non funzionano neanche in soggiorno (W.H. Masters) - L'intelligente parla poco, l'ignorante parla a vanvera, il fesso parla sempre (A: De Curtis) - Il sesso senza amore è un'esperienza vuota, ma tra le esperienze vuote è la migliore (W. Allen) - Per alcune cose ci vuole tanta pazienza, per tutte le altre c'è la gastrite (L. Limbus) - Non avere un pensiero e saperlo esprimere: è questo che fa di un uomo, un giornalista (K. Kraus) - Le banche ti prestano denaro, se puoi dimostrare di non averne bisogno (B. Hope) -
Fumetto

Tra i Beatles e i Rolling Stones

Cattivik

Personaggio d'attualità

di Giada Gentili

CattivikCattivik

Anni sessanta? Ormai ce la propinano in tutte le salse, un'operazione "Nostalgia", soprattutto musicale, che ha il sapore di un tappabuchi televisivo e un modo per acchiappare il pubblico televisivo dei pensionanti (niente di male, per carità).
Anche il cinema, soprattutto americano, ha dedicato molte energie a riscoprire i fasti e i nefasti di quell'epoca (Kennedy, il Vietnam, la protesta nera...). Le Teche Rai, per fortuna, trasmettono il meglio di quegli anni ed è per noi ragazzi, fonte di ammirazione vedere per la prima volta i grandi romanzi riadattati per la tivvù da grandi registi e grandi attori (I Fratelli Karamazov, ma anche il Maigret di Gino Cervi).

CattivikCattivik

Cattivik (ideato da Bonvi e Silver) è una sorta di maldestro ladruncolo che vive nelle fogne di un'anonima città ma che, in base a determinate battute e passaggi gergali dei protagonisti di alcune strisce, è di volta in volta facilmente identificabile con Milano, Napoli o Modena. Si impone come anti-eroe e vittima del sistema. Cattivik è amante del cattivo gusto, irascibile, talvolta ignorante della realtà che lo circonda, è stupido ma impavido, sempre desideroso di compiere i più efferati crimini, i quali vanno dal furto di un prezioso gioiello allo scippo di una borsa da una vecchina.
Tra le peculiarità del personaggio spicca il singolare modo di parlare, (ricolmo di parolacce, puntualmente censurate), che impone l'esclusione dell'ultima vocale di ogni parola, la tipica risata sghignazzante (a scelta tra Yuk, yuk, yuk e Uaz, uaz, uaz!) che spesso riecheggia tra i sordidi vicoli della città incutendo timore nei passanti (o meglio: nell'omino in bombetta, il Solitomino, tradizionale vittima dei crimini del protagonista e dunque inconsapevole co-protagonista delle avventure) e il modo di spostarsi da un luogo all'altro saltellando, o meglio "rimbalzando" sfruttando la sua curiosa forma tonda. Un'altra particolarità di questo personaggio è l'arma con cui assale il Solitomino, usualmente una sorta di martellone in legno, più raramente un coltello, a volte una pistola semiautomatica. Da notare, poi, la totale mancanza di igiene del personaggio: abita nelle fogne, ha dei topi come occasionali servitori, pare possedere un unico capo d'abbigliamento (la calzamaglia nera, mutande e scarpe escluse) che si toglie rarissimamente, nonché le consuete esalazioni corporali interne ed esterne, accompagnate spesso e volentieri da episodi di rigetto.

CattivikCattivik

Un'altra caratteristica peculiare di Cattivik è la sua immortalità: per quanto in ogni storia venga malmenato, sparato, mutilato, investito, schiacciato, smembrato, tritato e persino sciolto nell'acido, ritorna puntualmente integro nell'arco di un paio di vignette.
Cattivik è nato nel 1965, mio padre aveva nove anni e mia madre cinque. I Beatles e i Rolling Stones, la corsa nello spazio, ma già all'orizzonte (lo sappiamo adesso) sta per arrivare il sessantotto, la crisi petrolifera, Piazza Fontana, il terrorismo. Oggi è il 2015, Febbraio. Cambiato qualcosa? E quel nome del Fumetto? Cattivik...una profezia?

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