#307 - 21 maggio 2022
AAAAAATTENZIONE - Cari lettori, questo numero del giornale - ultimo per il 2025 - ci accomapgnerà fino a NATALE e le Festività del VECCHIO ANNO. Allo scoccare della mezzanotte del 31 DICEMBRE con il Brindisi del NUOVO ANNO, andrà in rete il nuovo numero 370: GIOVEDI 1° GENNAIO 2026 - CORDIALI AUGURI DI BUON NATALE BUON ANNO e BUONA LETTURA - ORA PER TUTTI un po' di HUMOUR - E' da ubriachi che si affrontano le migliori conversazioni - Una mente come la tua à affascinante per il mio lavoro - sei psicologo? - No architetto, mi affascinano gli spazi vuoti. - Il mio carrozziere ha detto che fate bene ad usare WathsApp mentre guidate - Recenti studi hanno dimostrato che le donne che ingrassano vivono più a lungo degli uomini che glielo fanno notare - al principio era il nulla...poi qualcosa è andato storto - una volta ero gentile con tutti, poi sono guarito.
Cultura e Società

Guerra e ricerca della pace

Non e' un videogame

di Amanzio Possenti

Le informazioni sulla guerra in Ucraina riempiono 24 ore su 24 le cronache di giornali, social, radio e Tv, un rincorrersi di notizie in tempo reale come mai era accaduto in nessuna delle molte (troppe) guerre precedenti.
Non c’è missile o bombardamento che sfugga alla nostra conoscenza, accompagnata da puntuali immagini.

Non e' un videogame

Una congerie comunicativa che per taluni sembra essersi trasformata in un ininterrotto videogame, una sequenza di ripugnanti violenze e di sterminate distruzioni seguite talvolta non con la logica di chi desidera sapere bensì con la frenesia di vivere (incautamente) un film senza fine.

Non e' un videogame

Dove finisce il fondamentale diritto alla informazione e inizia il corrispettivo dovere morale alla partecipazione di un dolore universale vissuto con umana ( e cristiana) sensibilità, oltre il ritmo incandescente degli orrori? Si ha l’impressione che alcuni seguano l’impianto narrativo come fosse un’ irreale figurazione nella quale immergersi senza criterio critico, con banale abbandono: da videogame appunto. Eppure le atrocità e le morti sono dati e circostanze reali, terribili, suscitatrici di emozioni che irrompono, pesantissime, nel cuore e nella mente di ciascuno.

Non e' un videogame

Sono immagini che devastano, colpiscono e interrogano sulla limiti della fraternità e sui valori della vita distrutta senza compassione: non possono diventare dei vuoti umani, assenti, fuorvianti, neppure per assuefazione, abitudine quest’ultima negativa che conduce ad accettare come ’normale’ ciò che è anormale, inaccettabile.
Qualora simili comportamenti di anomalo coinvolgimento fossero soltanto di alcune persone - e si spera poche - questo non esime dall’importanza di ripristinare attenzione responsabile e forte sugli eventi tremendi che le immagini propongono.
Siamo davanti a crimini umanamente insopportabili e che richiedono una rivolta morale severa, affinchè i cumuli di orrori sfidino le coscienze dei responsabili e provochino preghiera di pace e di amore fra quanti li sentono come pesi intollerabili, intrisi di ferocia e di inciviltà.

Non e' un videogame

Papa Francesco rinnova ogni giorno l’appello al cessate il fuoco, consapevole che la guerra è portatrice insensata di lutti e di ingiustizie e che solo la pace, frutto primario dell’amore di Dio e manifestazione di convivenza, assicura all’umanità - non solo ai contendenti in guerra - il cammino della serenità e della prosperità comune.

Non e' un videogame

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