#297 - 8 dicembre 2021
AAAATTENZIONE - Cari amici lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del 31 LUGLIO PER LASCIARE IL POSTO AL N° 354 GIOVEDI' 1° AGOSTO. BUONA LETTURA A TUTTI . Ora ecco per voi un po' di SATIRA: Il Paradiso lo preferisco per il clima, l'Inferno per la compagnia (M. Twain) - Quando le cose non funzionano in camera da letto, non funzionano neanche in soggiorno (W.H. Masters) - L'intelligente parla poco, l'ignorante parla a vanvera, il fesso parla sempre (A: De Curtis) - Il sesso senza amore è un'esperienza vuota, ma tra le esperienze vuote è la migliore (W. Allen) - Per alcune cose ci vuole tanta pazienza, per tutte le altre c'è la gastrite (L. Limbus) - Non avere un pensiero e saperlo esprimere: è questo che fa di un uomo, un giornalista (K. Kraus) - Le banche ti prestano denaro, se puoi dimostrare di non averne bisogno (B. Hope) -
letteratura

Un nuovo spazio in omaggio al Sommo Poeta

Dante ne la lingua de l’Urbe

Endecasillabi sciolti e ritmati

La Commedia

Inferno 1° Canto . parte seconda

di Angelo Zito

La CommediaLa Commedia

Veniva proprio da la parte mia
affamato, co’ la criniera ar vento,
tutt’attorno tremava la natura.

Nun è finita qui: ecco una lupa
incarognita pe’ quant’era secca
che aveva fatto piagne tanta gente.

A vedella me persi de coraggio
pensai de non poté arivà più in arto
tanto le gambe ereno pesanti.

E come quello che accumula tesori,
ma poi viene er momento de la crisi,
e nun sa dove sbatte più la testa;

così me fece sentí quell’animale,
più me s’avvicinava e più aretravo
tanto da sprofonnà sempre più in basso.

E mentre stavo a finí co’ l’ossa a tera
me comparí davanti in piena vista
uno che fino a mó sembrava un’ombra.

“Abbi pietà de me, prestame aiuto”
dissi a lui che vagava lí all’aperto
“nun so si sei un’ombra o carne e ossa”

“Oggi non più” rispose “ma fui omo,
e omini lombardi tutti li parenti,
Mantua me genuit.

Nacqui sub Iulio, ancor che fosse tardi,
e vissi a Roma sotto ’l buon Augusto
nel tempo de li dèi falsi e bugiardi.

Sò stato poveta de l’eroe de Troia:
arma virumque cano Troiae qui primus ab oris
Italiam fato profugus Laviniaque venit.

E tu perché t’affliggi pe’ li mali?
sali sopra quer colle illuminato
dove potrai trovà la vera gioia”.

“Sei tu, sei proprio vero, sei Virgilio
quela sorgente de parole sagge”
j’arisposi sorpreso e timoroso.

“fai rime in latino e in vorgare
primo conosci quelo che t’ho scritto
e io so l’amore che t’ho dedicato.

Tu sei er mio maestro, la mia guida,
hai dato luce a tutti li miei canti
e a lo stile che me fa orgojoso.

Pe’ quela bestia là t’ho chiesto aiuto
dimmi tu c’ho da fà, grande maestro,
tremo come ‘na foja che sta ar vento.”

AAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo giornale no-profit è realizzato da un gruppo di amici che volontariamente sentono la necessità di rendere noti i fatti, gli avvenimenti, le circostanze, i luoghi... riferiti alla natura e all'ambiente, alle arti, agli animali, alla solidarietà tra singoli e le comunità, a tutte le attualità... in specie quelle trascurate, sottovalutate o ignorate dalla grande stampa. Il giornale non contiene pubblicità e non riceve finanziamenti; nessuno dei collaboratori percepisce compensi per le prestazioni frutto di volontariato. Le opinioni espressi negli articoli appartengono ai singoli autori, dei quali si rispetta la libertà di giudizio (e di pensiero) lasciandoli responsabili dei loro scritti. Le foto utilizzate sono in parte tratte da FB o Internet ritenute libere; se portatrici di diritti saranno rimosse immediatamente su richiesta dell'autore.