#293 - 9 ottobre 2021
AAA ATTENZIONE - Questo numero rimarrà in rete fino alla mezzanotte del 31 marzo, quando lascerà il posto al numero 362. Ora MOTTI per TUTTI : - Finchè ti morde un lupo, pazienza; quel che secca è quando ti morde una pecora ( J.Joyce) - Lo sport è l'unica cosa intelligente che possano fare gli imbecilli (M.Maccari) - L'amore ti fa fare cose pazze, io per esempio mi sono sposato (B.Sorrel) - Anche i giorni peggiori hanno il loro lato positivo: finiscono! (J.Mc Henry) - Un uomo intelligente a volte è costretto a ubriacarsi per passare il tempo tra gli idioti (E.Hemingway) - Il giornalista è colui che sa distinguere il vero dal falso e pubblica il falso (M. Twain) -
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Passi

Natura e storia in Aspromonte - Città del Sole Edizioni

Qui siamo in punta allo stivale, nell’ampia area metropolitana di Reggio Calabria che include l’Aspromonte, terra di antica civiltà greca, sulle cui tracce si sono mossi l’infaticabile promotore dell’escursionismo locale Alfonso Picone con lo studioso di vestigia medievali calabresi Sebastiano Venoso.

Il viaggio è ricco di inusuale e selvaggia suggestione, che i due autori hanno scelto di illustrare con sobrietà e rigore metodologico.
Sono venti i luoghi proposti per la visita e per lo studio, «attività, ambedue, che traggono origine da un’esigenza contemplativa, non accademica», si precisa nell’introduzione. E oltre a informazioni su siti e itinerari, con schede che indicano tempi di percorrenza e dislivelli, rifornimenti d’acqua, segnaletica, ecc., la guida si offre come viatico a un territorio rimasto per certi versi avulso dalla modernità.

I ruderi di chiese e palazzi, le grotte e gli eremi, i monasteri, i castelli diroccati e le aree archeologicamente interessanti sono presentati dal punto di vista storico, architettonico e strutturale, con attenzione al contesto di natura, di cui si illustrano con piglio scientifico la flora e la fauna. Interessante la voce “criticità”, che mette in evidenza i problemi di ogni singola area; il tutto arricchito da una bibliografia.

L’invito al lettore è di avvicinarsi «come se entrasse in un luogo sacro, in punta di piedi; contemplando e non “consumando” distrattamente quanto si ha di fronte agli occhi».
Già l’aveva intuito l’artista-viaggiatore inglese Edward Lear a metà ’800, quando, tra i primi in Europa, decise di inoltrarsi nelle lontane terre del Regno delle Due Sicilie per scovarne le bellezze e regalarle al mondo attraverso i suoi racconti e le sue litografie.

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