Fotografie di un tempo passato,
in bianco e nero,
riemergono con ricordi ed emozioni
Riguardiamo nei cassetti
di Guido Alberto Rossi
Una cosa su cui tutti i virologi sono d’accordo in questo momento è che
dobbiamo stare a casa e non fare assembramenti.
Quindi ho ubbidito e sono rimasto tra casa e studio (200 mt a piedi con mascherina) e ho rimesso le mani
nei miei vecchi negativi in bianco e nero.
Premetto che sono un fotografo a colori e spesso parlando con il mio amico e collega Carlo Mari gli faccio notare
che se alcune sue bellissime foto le avesse scattate a colori sarebbero super
bellissime, ma lui non è d’accordo.
Quindi perché ho scattato delle immagini in bianco e nero?
Per la semplice ragione che negli anni 70 i giornali volevano le
stampe in bianco e nero perché non potevano trasformare una foto a colori in
bianco e nero e quasi tutti i magazine avevano una foliazione mista tra colore e
b & n.
Negli anni avevo già guardato e riguardato questi negativi e ogni volta
ho travato delle immagini che poi ho scansionato e messo sul mio sito.
Questa volta invece ho passato proprio tutto e ho avuto delle grandi sorprese, ho
trovato molte foto che negli anni 70 erano banali e che invece oggi hanno un
sapore ultra vintage e quasi artistico (sempre se vogliamo considerare la
fotografia un’arte).
Ho trovato diversi rullini scattati al circo di Liana Orfei o al luna park delle Varesine (Milano).
In realtà erano test di pellicole o di nuove
macchine, che prima di usarle per un lavoro dovevo imparare a conoscerle.
Ma vi chiederete perché vi racconto tutto questo che poi non è niente di speciale e
interessante, beh invece penso che vi possa interessare in prima persona, anzi
vi consiglio di fare esattamente come ho fatto io, cioè guardate nei cassetti e
negli scatoloni che avete messo in cantina tra la roba vecchia e tirate fuori i
vecchi negativi e tutte le foto di famiglia o di viaggi e anche voi scoprirete un
mondo che ai tempi vi era sfuggito (parlo ovviamente alle persone con i capelli
bianchi o quasi).
Troverete immagini che non ricordavate più d’aver scattato e
stranamente vi verranno in mente delle situazioni e anche delle emozioni che
avete avuto nel momento di quel clic.
Non so come funzioni il nostro cervello,
ma mentre guardavo i miei negativi del luna park mi sono ricordato che quel
giorno dopo qualche scatto avevo mangiato lo zucchero filato, vedrete che
succederà anche a voi.
Poi credo che un altro fattore importante di questo salto indietro nel tempo sia
che salvando le vecchie foto e trasformandole in file digitali e ovviamente in
stampe tramanderete alle future generazioni i ritrattati di famiglia che
altrimenti con l’avanzare e il trasformarsi della tecnologia rischia di perdersi per sempre.
Questo vale anche per i famosi terribili filmini di famiglia girati in
Super8. Oggi potete trasformarli su supporti digitali e con un po' di lavoro di
montaggio e taglio renderli un po' meno tremendi. Se non lo fate adesso più
passano gli anni e meno sarà tecnicamente possibile recuperare tutte queste
vecchie immagini.
Oggi scattiamo foto in continuazione, penso che quasi quotidianamente
facciamo una foto con il telefonino, vuoi per farti un selfie, per divertimento o
da mandare all’idraulico per fargli vedere come è il tubo rotto etc.
Tutte queste foto a mio parere dovrebbero essere, ovviamente scremate (in gergo si dice
editing che poi vuol dire selezionate) e salvate, quelle importanti, su hard disk;
non basta salvarle sul computer perché se si rompe in maniera brutale addio
foto.
Oltre a salvarle bisogna anche tenere d’occhio l‘avanzare della tecnologia
perché certamente tra 10 anni i sistemi, i file saranno diversi e se non
aggiornate di pari passo il vostro tesoretto fotografico i vostri pronipoti non
sapranno che faccia avevate.