#273 - 31 ottobre 2020
AAAATTENZIONE - Cari amici lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del 31 LUGLIO PER LASCIARE IL POSTO AL N° 354 GIOVEDI' 1° AGOSTO. BUONA LETTURA A TUTTI . Ora ecco per voi un po' di SATIRA: Il Paradiso lo preferisco per il clima, l'Inferno per la compagnia (M. Twain) - Quando le cose non funzionano in camera da letto, non funzionano neanche in soggiorno (W.H. Masters) - L'intelligente parla poco, l'ignorante parla a vanvera, il fesso parla sempre (A: De Curtis) - Il sesso senza amore è un'esperienza vuota, ma tra le esperienze vuote è la migliore (W. Allen) - Per alcune cose ci vuole tanta pazienza, per tutte le altre c'è la gastrite (L. Limbus) - Non avere un pensiero e saperlo esprimere: è questo che fa di un uomo, un giornalista (K. Kraus) - Le banche ti prestano denaro, se puoi dimostrare di non averne bisogno (B. Hope) -
Cultura e Società

Fondi per la cultura

Il Ministero dei beni e attività culturali
aumenta i fondi a Istituti Culturali

di certosino

Il Presidente dell’Associazione delle Istituzioni Culturali Italiane, Valdo Spini, in relazione ai recenti documenti di bilancio approvati dal Consiglio dei Ministri, ha dichiarato.

“In una situazione per tanti versi preoccupante, un segnale concreto di apprezzamento verso lo sforzo e la mobilitazione in atto da parte delle Fondazioni e degli istituti culturali è venuto dal Ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini che è riuscito ad ottenere un incremento di 17 milioni di Euro sul Fondo degli Istituti portandolo da 33 a 50 milioni e rendendolo strutturale cioè non più soggetti a mutamenti anno per anno."

Un risultato di grande soddisfazione per l’Aici che tiene ad esprimere il suo apprezzamento in particolare al Ministro Franceschini. Non solo quindi si è raddrizzata una situazione che nel 2014 vedeva addirittura dimezzati i contributi rispetto a quelli precrisi del 2007-2008, ma l’aumento registrato è veramente sostanziale. E soprattutto, assumendo caratteristiche strutturali, toglie le Fondazioni e gli Istituti culturali dalla condizione di non poter programmare le proprie iniziative.

Una decisione, quindi, che motiva le fondazioni e gli istituti culturali ad intensificare la loro azione, all’insegna del motto “Riparti Italia, riparti cultura” che ha caratterizzato la nostra conferenza di Milano del 5 ottobre scorso. Dobbiamo ora utilizzare bene questi fondi pensando in particolare alle giovani e ai giovani del nostro paese, dando loro la possibilità di essere protagonisti dei processi culturali e di trovare concrete prospettive di lavoro e di ricerca nelle fondazioni.

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