#256 - 8 febbraio 2020
AAAATTENZIONE - Cari amici lettori, questo numero rimarr in rete fino alla mezzanotte del 31 LUGLIO PER LASCIARE IL POSTO AL N 354 GIOVEDI' 1 AGOSTO. BUONA LETTURA A TUTTI . Ora ecco per voi un po' di SATIRA: Il Paradiso lo preferisco per il clima, l'Inferno per la compagnia (M. Twain) - Quando le cose non funzionano in camera da letto, non funzionano neanche in soggiorno (W.H. Masters) - L'intelligente parla poco, l'ignorante parla a vanvera, il fesso parla sempre (A: De Curtis) - Il sesso senza amore un'esperienza vuota, ma tra le esperienze vuote la migliore (W. Allen) - Per alcune cose ci vuole tanta pazienza, per tutte le altre c' la gastrite (L. Limbus) - Non avere un pensiero e saperlo esprimere: questo che fa di un uomo, un giornalista (K. Kraus) - Le banche ti prestano denaro, se puoi dimostrare di non averne bisogno (B. Hope) -
solidarietà

Una rete di comuni vicentini solidali
da 20 anni semina pace e giustizia

Santorso (Vicenza)

L'Oasi di Santorso

Vent’anni fa, il Comitato per la Pace e l’Accoglienza di Santorso, in seguito agli sbarchi che in quegli anni si registravano sulle coste pugliesi e al massiccio numero di persone in fuga dalla guerra in Kosovo decise, coinvolgendo l’amministrazione comunale, di accogliere il primo nucleo familiare di rifugiati.

L'Oasi di SantorsoL'Oasi di Santorso

Comincia così una bella storia in cui cittadini, migranti, amministratori locali di dodici comuni hanno saputo essere attori di una comunità, a cominciare dal progetto Oasi. Viaggio nell’accoglienza vicentina: prima e dopo i decreti sicurezza.

Santorso, comune di circa 5.800 abitanti della provincia di Vicenza, tra i primi ad aver aderito alla Rete dei Comuni Solidali (Recosol), è capofila di una rete di associazioni, enti locali e Comuni che offrono accoglienza.
Vent’anni fa, il Comitato per la Pace e l’Accoglienza, in seguito agli sbarchi che in quegli anni si registravano sulle coste pugliesi e al massiccio numero di persone in fuga dalla guerra in Kosovo decise, d’accordo con l’amministrazione comunale, di accogliere il primo nucleo familiare di rifugiati.

L'Oasi di SantorsoL'Oasi di Santorso

Al tempo non esisteva un sistema di accoglienza strutturato, e le esperienze esistenti dipendevano dalla buona volontà e dalle sensibilità di organizzazioni e associazioni che avevano iniziato a incontrarsi per ragionare su un modello di accoglienza adeguato per i territori e che permettesse alle persone accolte di essere attori di una comunità.

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A partire da questa prima esperienza agli inizi del 2000 nasce il progetto Oasi, gestito dall’associazione “Il mondo nella città”, incardinato all’interno del Piano Nazionale. Con la partecipazione di una rete di cinque comuni Schio, Malo, Marano Vicentino, Torrebelvicino), Santorso ne diventa capofila dal 2006. Negli anni successivi la rete territoriale di supporto si è notevolmente ampliata, arrivando a ricomprendere dodici comuni, l’Unità Locale Socio Sanitaria Alto Vicentino, cooperative sociali del territorio, scuole e sindacati.

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