#240 - 18 maggio 2019
AAAATTENZIONE - Cari amici lettori, questo numero rimarr in rete fino alla mezzanotte del 31 LUGLIO PER LASCIARE IL POSTO AL N 354 GIOVEDI' 1 AGOSTO. BUONA LETTURA A TUTTI . Ora ecco per voi un po' di SATIRA: Il Paradiso lo preferisco per il clima, l'Inferno per la compagnia (M. Twain) - Quando le cose non funzionano in camera da letto, non funzionano neanche in soggiorno (W.H. Masters) - L'intelligente parla poco, l'ignorante parla a vanvera, il fesso parla sempre (A: De Curtis) - Il sesso senza amore un'esperienza vuota, ma tra le esperienze vuote la migliore (W. Allen) - Per alcune cose ci vuole tanta pazienza, per tutte le altre c' la gastrite (L. Limbus) - Non avere un pensiero e saperlo esprimere: questo che fa di un uomo, un giornalista (K. Kraus) - Le banche ti prestano denaro, se puoi dimostrare di non averne bisogno (B. Hope) -
Humour (non sempre) per riflettere

Tempi... Moderni?

Assurdità

di Giuseppe Sanchioni

Ormai siamo così assuefatti alle fake news, che in italiano sarebbero le fesserie che ci propinano coi servizi dei telegiornali, con gli urlatori dei talk show, con i titoloni della carta stampata e sui siti veri o falsi di internet che siamo disposti ad assorbire tutto senza fare una piega, acriticamente e senza accorgerci dell’assurdità di quello che succede.

Ultimamente due notizie hanno confermato la mia sfiducia nel genere umano.
Perché da Napoli ci mostrano un filmato dove c’è un pedone, e dico PEDONE, che si aggira per la città con un casco da motociclista in testa e nessuno si preoccupa? Nessuno si fa domande ed interviene? Ma come, in una città dove nessun motociclista si sognerebbe mai di indossare il casco neanche se va in tre sulla moto, uno che cammina a piedi sul marciapiedi col casco in testa dovrebbe suscitare almeno meraviglia se non terrore che possa essere un invasore alieno.
E invece niente, tutto tranquillo al punto che il killer ha potuto agire e portare a termine il suo incarico senza aver paura di essere, se non dico riconosciuto, almeno fermato.

E poi, non eravamo la sesta, settima, ottava potenza industriale europea o mondiale del G7, G8, G-qualcosa? Eppure non passa giorno che i paesi europei del nord, del sud, dell’est e dell’ovest, facciano accordi più o meno segreti tra di loro per risolvere i loro affari senza coinvolgerci.
Non pensano neanche a salvare la faccia facendo almeno la parte, con la classica scusa “Andavamo di fretta che chiudeva il supermercato e ci siamo scordati di voi” oppure “Vi avevamo chiamato in serata ma non ha risposto nessuno”, “Volevamo invitarvi ma è caduta la linea che avevamo finito il credito del cellulare”, “Abbiamo provato ma non c’era campo”.
Ma appena viene fuori uno sforamento dello zero virgola niente percento da qualche parte, debito pubblico, deficit, pensioni, gommoni bucati, temperatura del pianeta e buco dell’ozono, tutti ci accusano di destabilizzare l’Unione Europea e di distruggere l’euro. Che è un’altra fesseria, perché i fatti ci hanno dimostrato che invece ci riesce benissimo da solo senza bisogno di spinte esterne.

Quindi se tutto va bene nessuno ci considera ma se qualcosa va male la colpa è necessariamente nostra e se non fosse per noi l’Europa sarebbe un paradiso. Che però, nonostante l’Italia, un paradiso già lo è, ma fiscale. Per conferma chiedere a olandesi, irlandesi e lussemburghesi.
Corrono tempi bui ma se ne preparano di peggiori visto che manca ancora una settimana alle elezioni europee, e chissà quante altre fesserie scorreranno sotto i ponti…

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