#228 - 13 ottobre 2018
AAAAAATTENZIONE - Cari lettori, questo numero del giornale - ultimo per il 2025 - ci accomapgnerà fino a NATALE e le Festività del VECCHIO ANNO. Allo scoccare della mezzanotte del 31 DICEMBRE con il Brindisi del NUOVO ANNO, andrà in rete il nuovo numero 370: GIOVEDI 1° GENNAIO 2026 - CORDIALI AUGURI DI BUON NATALE BUON ANNO e BUONA LETTURA - ORA PER TUTTI un po' di HUMOUR - E' da ubriachi che si affrontano le migliori conversazioni - Una mente come la tua à affascinante per il mio lavoro - sei psicologo? - No architetto, mi affascinano gli spazi vuoti. - Il mio carrozziere ha detto che fate bene ad usare WathsApp mentre guidate - Recenti studi hanno dimostrato che le donne che ingrassano vivono più a lungo degli uomini che glielo fanno notare - al principio era il nulla...poi qualcosa è andato storto - una volta ero gentile con tutti, poi sono guarito.
Pagine Preziose

Finalista del Premio Viareggio Rèpaci 2018 per la saggistica

Conoscere il paesaggio

Mindscape

Vittorio Linciardi

Raffaello Cortina Editore

"Mindscape" è un neologismo per evocare il rapporto tra psiche e paesaggio e collocarci a metà strada, là dove dobbiamo stare: con la psiche nel paesaggio e il paesaggio nella psiche.
Guidato da bussole psicoanalitiche, letterarie e neuroestetiche (da Searles a Winnicott, da Schnitzler alla Dickinson, da Zeki a Gallese), Vittorio Lingiardi ci invita a ripensare l'idea di ambiente e, in particolare, di paesaggio elettivo.
Un luogo che cerchiamo nel mondo per dare forma e immagine a qualcosa che è già in noi.
Al tempo stesso una scoperta, un'invenzione e un ritrovamento.
Fiumi, montagne, ruderi e spiagge abitano la nostra mente, i nostri viaggi e i nostri sogni.
Come oggetti psichici sono immersi nella nostra memoria, e forse risalgono al primo incontro con il volto di chi ci ha guardato. O ha distolto lo sguardo.

Per stare al mondo dobbiamo conoscere il paesaggio. Soprattutto, dobbiamo avere molti luoghi dentro di noi per avere qualche speranza di essere noi stessi.

«Lingiardi parla a viaggiatori, psicoterapeuti, poeti e giardinieri.
Tutti uniti in un cammino che ha tre tappe: avvolgersi nell'ambiente, condividerlo con chi ci è vicino, cambiare.» (Corriere della sera).

«Un brillante e colto esempio di scrittura dal forte carattere evocativo, in grado di fare risuonare corde profonde grazie a una narrazione lineare e mai pedante, che accompagna il lettore in un originale percorso multidisciplinare, animato da una sapiente ed equilibrata miscela di parole ed immagini.» – (Ludovico Pratesi, Alfabeta2).

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