#215 - 7 aprile 2018
AAAATTENZIONE - Cari amici lettori, questo numero rimarrŕ  in rete fino alla mezzanotte del 31 LUGLIO PER LASCIARE IL POSTO AL N° 354 GIOVEDI' 1° AGOSTO. BUONA LETTURA A TUTTI . Ora ecco per voi un po' di SATIRA: Il Paradiso lo preferisco per il clima, l'Inferno per la compagnia (M. Twain) - Quando le cose non funzionano in camera da letto, non funzionano neanche in soggiorno (W.H. Masters) - L'intelligente parla poco, l'ignorante parla a vanvera, il fesso parla sempre (A: De Curtis) - Il sesso senza amore č un'esperienza vuota, ma tra le esperienze vuote č la migliore (W. Allen) - Per alcune cose ci vuole tanta pazienza, per tutte le altre c'č la gastrite (L. Limbus) - Non avere un pensiero e saperlo esprimere: č questo che fa di un uomo, un giornalista (K. Kraus) - Le banche ti prestano denaro, se puoi dimostrare di non averne bisogno (B. Hope) -
Humour (non sempre) per riflettere

Ricadute

di Giuseppe Sanchioni

Anche se il periodo può sembrare quello giusto, non parlo di influenza e virus allegati bensì della possibilità che ci potesse cadere in testa qualcosa, e nella fattispecie il “Palazzo Celeste” cioè la stazione spaziale cinese Tiangong-1 in caduta libera, una specie di pullman lungo circa 10 metri e pesante quasi 8 tonnellate in orbita dal 2011 ed arrivata al pensionamento per la fine operativa.

Una specie di baby pensionata, dopo soli otto anni di lavoro (senza spendere una lacrima, ma in Cina non c’è l’INPS né la legge Fornero), aggravata dal fatto che sembra i cinesi non avessero più il pieno controllo della traiettoria di rientro. Un po’ come i nostri strapagati manager di grandi aziende.

Comunque, il rientro, previsto per i primi di aprile, è avvenuto senza guai. Possiamo finalmente uscire di nuovo fuori dalle cantine e dai garage, come ci avevano saggiamente consigliato di fare i telegiornali e noi avevamo prontamente eseguito passando le vacanze di Pasqua nel sottosuolo portandoci colomba e salame d’ordinanza.

Ma se cadeva su un’auto? Se sono assicurati, chi avrebbe firmato il CID? Certo, se fosse caduta per strada ci sarebbe stata la possibilità di fare una bella class action contro la Cina per aver provocato delle buche a Roma.

Rimane il fatto che sulle nostre teste, molto in alto, “girano” svariate centinaia di pesanti scatole metalliche. Sono i satelliti artificiali per meteorologia, per telefonia, per geo-localizzazione, per sperimentazione scientifica, per spionaggio militare. Ma ci sono anche tutti i rottami che si sono prodotti in questi anni e che ancora gireranno per chissà quanto tempo. Insomma lo spazio sembra la corsia interna del raccordo anulare tra la Salaria e la Tiburtina verso le cinque del pomeriggio con tutti i resti dei tamponamenti precedenti mai rimossi. E a noi non resta che vivere con questi “rottami di Damocle” sulla testa, pronti a scendere in cantina appena un TG ha la bontà di avvertirci.

Ma c’è anche chi c’intravede una specie di metafora della vita: una volta in pensione per la fine operativa anche gli umani, dopo aver girato tutta la vita, vengono lasciati senza controllo e cadono fino alla distruzione…

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