#110 - 10 novembre 2014
AAAAA ATTENZIONE - Amici lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di martedi 30 settembre quando lascerà  il posto al numero 368. BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti (Papa Francesco) Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo (Alberto degli Entusiasti) Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Editoriale

Recita a soggetto

di Dante Fasciolo

Scrivo sotto naufragio:
grandine picchia contro i vetri, alberi piegano paurosamente,
tace il rumore delle auto, ma urla la furia della tempesta…
urlano le immagini che vedo scorrere sul televisore:
L’Italia frana, si allaga, perde fisionomia…
terreni e città sepolte da fango…
case crollano, disperazione e rabbia, rimbalzano responsabilità…
promesse a iosa, solidarietà vera di gente di buona volontà,
e solidarietà falsa di politici e amministratori della cosa pubblica,
sfacciatamente copiata alla falsa solidarietà
espressa nelle remote e recenti analoghe situazioni…

In questo stesso giornale troverete riferimenti all’acqua…
l’imputata senza colpe…
la lettera aperta ad una goccia d’acqua reclama riflessione
e i versi di poeti illustri narrano di un’acqua amica.

Ma oggi si fanno i conti materiali e psicologici
che le devastazioni assommano in sé.
Sono conti amari i primi che difficilmente troveranno
soluzioni accettabili né subito né in tempi indefiniti;
persistenti i secondi vieppiù acuiti dall’indifferenza
che già oggi stesso aleggia nell’area della giustizia,
sfuggevole come spesso è accaduto;
e nello spazio della politica che dovrebbe non muoversi
dalla prima linea di combattimento e non lo fa.

Finchè nessuno sarà colpevole delle ripetute tragedie,
finchè nessuno porrà seriamente mano
al degrado delle nostre fragilità geologiche,
finchè politici ed amministratori ricaveranno
gratificazioni e profitti dall’emergenza;
finchè si crederà che il problema non ci riguarda
perché le nostre case hanno fondamenta sicure nella buona terra…
allora, come in passato, anche questa volta
desolazione e disperazione
avranno recitato la loro parte sul palco…
e il sipario, ancora una volta,
scenderà di fronte alla vociante platea
che guadagna l’uscita voltando le spalle.

AAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo giornale no-profit è realizzato da un gruppo di amici che volontariamente sentono la necessità di rendere noti i fatti, gli avvenimenti, le circostanze, i luoghi... riferiti alla natura e all'ambiente, alle arti, agli animali, alla solidarietà tra singoli e le comunità, a tutte le attualità... in specie quelle trascurate, sottovalutate o ignorate dalla grande stampa. Il giornale non contiene pubblicità e non riceve finanziamenti; nessuno dei collaboratori percepisce compensi per le prestazioni frutto di volontariato. Alcune fotografie e immagini presenti sono tratte da Internet e Face Book , e quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori fossero contrari alla loro pubblicazione, possono segnalarlo a dantefasciolo@gmail.com in modo da ottenerne l'immediata rimozione. Buona Lettura a tutti. grazie.