#208 - 13 gennaio 2018
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno di sabato 31 maggio quando lascerà  il posto al numero 364 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Pagine Preziose

Quegli insostenibili ideali

Marina Cirese - Editrice Aracne

Prefazione di Simonetta Matone

È la storia di una donna magistrato che, narrata attraverso alcuni flashback, si dipana dalle prove di concorso, alla scelta della sede, all’effettivo esercizio delle funzioni e all’impatto con la realtà della giustizia, per arrivare a un finale aperto che pone ulteriori interrogativi. Alla vicenda professionale si affianca e si interseca quella umana di una donna che, attraverso errori e scelte sofferte, ideali e delusioni, cerca il proprio equilibrio sentimentale e affettivo nell’ambito di un ruolo in cui non è facile conciliare il lavoro e la vita privata, la funzione e la vera essenza della persona. Sulla scena, insieme a lei, altri magistrati, amici, figli, amori, addetti ai lavori, avvocati. Un mondo che forse molta gente ignora.

Marina Cirese nasce a Varese e dopo la laurea nel 1992 con una tesi in Diritto processuale penale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Milano, nel 1998 diventa magistrato svolgendo il tirocinio presso gli uffici giudiziari romani. Dopo aver svolto le funzioni di giudice penale e di giudice civile presso il Tribunale di Messina e di Livorno, nell’estate del 2014 viene assegnata all’Ufficio del Massimario e del Ruolo presso la Corte di Cassazione ove attualmente presta servizio nel settore civile.

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