#205 - 4 novembre 2017
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di VENERDI 28 FEBBRAIO quando lascerà  il posto al numero 361. - Ora ecco per voi un po' di SATIRA: Il Paradiso lo preferisco per il clima, l'Inferno per la compagnia (M. Twain) - Quando le cose non funzionano in camera da letto, non funzionano neanche in soggiorno (W.H. Masters) - L'intelligente parla poco, l'ignorante parla a vanvera, il fesso parla sempre (A: De Curtis) - Il sesso senza amore è un'esperienza vuota, ma tra le esperienze vuote è la migliore (W. Allen) - Per alcune cose ci vuole tanta pazienza, per tutte le altre c'è la gastrite (L. Limbus) - Non avere un pensiero e saperlo esprimere: è questo che fa di un uomo, un giornalista (K. Kraus) - Le banche ti prestano denaro, se puoi dimostrare di non averne bisogno (B. Hope) -
Humour (non sempre) per riflettere

Tempi...moderni?

Privasy

di Giuseppe Sanchioni

Il 2021 si avvicina a grandi passi portando con se una serie di incognite. Per esempio ci sarà un nuovo censimento con i relativi moduli da riempire. E non solo in Italia.
Forse per gli inglesi, che pure avranno il loro bravo censimento nel 2021, sarà più facile riempire i moduli. Perché già nello scorso censimento avevano una domanda la cui risposta non era obbligatoria, quella sulla religione di appartenenza, mentre nel prossimo l’Office for National Statistics ha proposto di rendere facoltativa anche la dichiarazione del sesso.
Naturalmente per tutta la famiglia.

A questo punto pensiamo anche per gli animali domestici, che gli anglosassoni tengono in grande considerazione.
Tutto questo perché in alcuni sondaggi sembra che alcuni intervistati abbiano sollevato dubbi sull’identità di genere (forse quella loro?) e chiesto che la questione fosse trattata come argomento facoltativo.
Ma forse anche per rispettare il politicamente corretto, che va tanto di moda, e non irritare i transgender.

Pensiamo però a casa nostra. Certo siamo più avanti perché sulle nostre carte d’identità il sesso non mi ricordo ci sia mai stato.
Ora non c’è più l’obbligo di citare neanche la professione né lo stato civile.
Fra qualche tempo qualcuno chiederà, sempre nel rispetto rigoroso della privacy, di non scrivere nome e cognome e semmai sostituirli con un nickname.
Giammai la foto che verrebbe sostituita da un emoticon.
Così nel nostro mondo delle fake news, cioè delle notizie false, navigheremo senza farci mai riconoscere.
Sarà un mondo di fantasmi.

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