#194 - 27 maggio 2017
AAAATTENZIONE - Cari amici lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del 31 LUGLIO PER LASCIARE IL POSTO AL N° 354 GIOVEDI' 1° AGOSTO. BUONA LETTURA A TUTTI . Ora ecco per voi un po' di SATIRA: Il Paradiso lo preferisco per il clima, l'Inferno per la compagnia (M. Twain) - Quando le cose non funzionano in camera da letto, non funzionano neanche in soggiorno (W.H. Masters) - L'intelligente parla poco, l'ignorante parla a vanvera, il fesso parla sempre (A: De Curtis) - Il sesso senza amore è un'esperienza vuota, ma tra le esperienze vuote è la migliore (W. Allen) - Per alcune cose ci vuole tanta pazienza, per tutte le altre c'è la gastrite (L. Limbus) - Non avere un pensiero e saperlo esprimere: è questo che fa di un uomo, un giornalista (K. Kraus) - Le banche ti prestano denaro, se puoi dimostrare di non averne bisogno (B. Hope) -
Fumetto

Squeak The Mouse

di Giada Gentili

Il fumetto è stato pubblicato in origine dal 1982 disegnato e pubblicato da Massimo Mattioli. Le storie sono state poi raccolte in un volume omonimo nel 1984.inizialmente destinato ad essere l'unico volume della serie, ma ha avuto un sequel (Squeak the Mouse 2), pubblicato nel 1992.

Squeak The MouseSqueak The Mouse

Si tratta di una parodia di "Tom & Jerry" con all'interno un gatto che tenta disperatamente, seppur con poca fortuna, di uccidere un ironico topolino sanguinario, e pur riuscendoci dopo tante peripezie, Squeak torna vivo e vegeto; i due saranno quindi coinvolti in numerose e cruente lotte per uccidersi l'un l'altro.

Squeak The MouseSqueak The Mouse

Anche se lo stile del disegno è tipico dei fumetti per bambini, Squeak the Mouse presenta numerose scene di morte, violenza e sanguinose .
Come si può vedere dalla copertina del primo fumetto Squeak taglia le orecchie al gatto e nel secondo fumetto il gatto viviseziona Squeak con un'ascia.
La copertina ha anche un'immagine successiva: nel primo fumetto il gatto, dopo che gli sono state tagliate le orecchie, schiaccia la testa a Squeak, nel secondo fumetto Squeak, dopo essere stato vivisezionato, spara negli occhi del gatto.

Squeak The Mouse

Fumetto senza parole (non esistono dialoghi o battute) senza filtri, senza "buonismi" che fece breccia tra le giovani menti dei lettori dell'epoca che non erano abituati a questa bomba atomica cartacea.
Il contrasto tra il segno "infantile" e i contenuti "pesanti" creava appunto un corto circuito unico nel suo genere. Il libro (in realtà ne uscirono due) oggi è abbastanza introvabile se non sborsando decine e decine di euro nelle varie bancarelle del fumetto.

Squeak The Mouse

Siamo quasi al termine dei questa rubrica, amici lettori, ma trovo ancora di che sorridere e ammirare tra i grandi fumettisti italiani.
Qui siamo nel 1982 e non ero ancora nata!
Eppure Mattioli, ennesimo profeta, ha anticipato il "trash" di molti anni.
Pare anche qui di rispecchiarsi nel mondo contemporaneo.
L'assenza del famigerato "buonismo" è sorprendente. Oggi non abbiamo bisogno dei volti "buoni", "zuccherosi", della "porta accanto". I serial killer hanno proprio queste facce e nei salotti televisivi, soprattutto in quelli politici, se ne trovano in gran quantità.
Pace a chi li vota e lascia marcire i poveracci agli angoli delle strade. Come diceva un titolo di un film di James Bond "Vivi e lascia morire".

Squeak The MouseSqueak The Mouse

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