#191 - 29 aprile 2017
AAAATTENZIONE - Cari amici lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del 31 LUGLIO PER LASCIARE IL POSTO AL N° 354 GIOVEDI' 1° AGOSTO. BUONA LETTURA A TUTTI . Ora ecco per voi un po' di SATIRA: Il Paradiso lo preferisco per il clima, l'Inferno per la compagnia (M. Twain) - Quando le cose non funzionano in camera da letto, non funzionano neanche in soggiorno (W.H. Masters) - L'intelligente parla poco, l'ignorante parla a vanvera, il fesso parla sempre (A: De Curtis) - Il sesso senza amore è un'esperienza vuota, ma tra le esperienze vuote è la migliore (W. Allen) - Per alcune cose ci vuole tanta pazienza, per tutte le altre c'è la gastrite (L. Limbus) - Non avere un pensiero e saperlo esprimere: è questo che fa di un uomo, un giornalista (K. Kraus) - Le banche ti prestano denaro, se puoi dimostrare di non averne bisogno (B. Hope) -
Fumetto

Gli aristocratici

di Giada Gentili

Nato dall'incontro fra la fantasia di Alfredo Castelli e l'inimitabile tratto di Ferdinando Tacconi, il fumetto Gli Aristocratici descrive le avventure di un esiguo gruppo di abilissimi ladri in guanti gialli.

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Si tratta di una banda di 5 ladri gentiluomini che sembrano rubare più per il fascino dell'impresa che per il bottino, che in gran parte devolvono in beneficenza trattenendo un esiguo 10% a titolo di rimborso spese.
Il gruppo è alquanto eterogeneo, è infatti costituito dal Conte, il più anziano del gruppo, un arzillo gentiluomo inglese; Alvaro, un italiano esperto nello scasso in grado di forzare senza fatica ogni tipo di serratura; Moose, un irlandese nerboruto e simpatico capace di menare le mani quando le situazioni lo richiedono; il tedesco Fritz, l'inventore del gruppo esperto di elettronica, sempre pronto a sfornare marchingegni degni di 007 ed infine Jean, la nipote del Conte dalle numerose abilità.

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Il soprannome dato al gruppo di Aristocratici deriva dal loro fare impeccabile, dai colpi messi a punto con eleganza, dal loro abbigliamento inappuntabile.
La loro abilità talvolta li ha portati a collaborare con le autorità per contrastare criminali privi di scrupoli che si macchiano di delitti decisamente meno tollerabili come il traffico d'armi.
Come sempre in questi casi non può mancare il classico ispettore che cerca di dare la caccia ai malviventi, ma la situazione è più intricata del previsto in quanto l'ispettore Michael Allen è anche fidanzato con la bella Jean.
I suoi tentativi di smascherare il gruppo si risolveranno sempre con un buco nell'acqua.

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Gli Aristocratici hanno anche degli avversari di tutto rispetto nel mondo del crimine, che tornano con periodicità nelle avventure.
Fra questi il più rilevante è sicuramente il temibile Derek Collins, che ha più di qualche motivo per serbare rancore al gruppo.
Dato il tipico modo di narrare di Castelli le avventure degli Aristocratici non possono che essere un misto di avventura e citazioni colte, dalla letteratura al fumetto, dall'attualità alla finzione.
E così può capitare anche che gli Aristocratici incontrino "realmente" personaggi di fantasia come Sherlock Holmes, Tarzan o Arsenio Lupin.

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Alcune delle storie del gruppo sono state scritte da Castelli insieme ad un giovanissimo ed ancora sconosciuto Tiziano Sclavi. Del resto le avventure non ruotano sempre intorno a furti e grandi colpi ma spaziano su temi quanto mai vari.
Gli Aristocratici è una bella pausa della ns rubrica fumettistica. Il puro piacere di leggere (cosa oggi alquanto rara). Bella comunque l'idea della beneficienza, una sorta di Robin Hood nostrano.

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